Oggi parliamo con … Maria Masella

Intervista a cura di Manuela Baldi e Dario Brunetti

Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina alla signora del noir per eccellenza, Maria Masella, in libreria col suo ultimo romanzo “Tempesta su Mariani” e partiamo subito con la prima domanda.

1) DB- Nel corso degli anni sei riuscita a spaziare tra tanti generi letterari: Noir, romance con ambientazione sia storica che contemporanea, fantasy divenendo un’autrice prolifica e al tempo stesso completa. Ci racconteresti i tuoi inizi?

MM – Sono sempre stata una lettrice, le storie non mi bastavano mai. Ho cominciato a scriverle per superare le crisi di astinenza e facevo leggere a pochi amici. Poi nel 1986 ho letto su Segretissimo il bando per il Mystfest, chiedevano un racconto di spionaggio. Ho scritto una storia di terroristi, ambientata negli anni di piombo, ma non ho inserito i miei dati. Mi hanno cercata su Segretissimo. Ho dimostrato di essere l’autore del misterioso racconto. Hanno pubblicato “Una donna comune” e altri racconti, alcuni premiati. È stata la fessura che ha abbattuto la diga. Avevo letto dei romance storici in un periodo molto difficile, ho provato a scriverne e li ho inviati con successo. Ho avuto molti inizi. La verità è che mi piace scrivere, tanto, a volte arriva un crime, altre un romance. Mi piace inventare e raccontare storie. E cerco di farlo il meglio possibile.

2) MaBal – Riprendendo la domanda di Dario Brunetti, hai scritto e scrivi libri di generi diversi, cambia qualcosa nel tuo approccio alla scrittura?

MM – Uguale impegno nella costruzione, uguale attenzione ai personaggi, ma quando lavoro un romance scrivo più “morbido”, frasi meno asciutte, più descrizioni, ritmo meno serrato. Ma anche fra i Mariani e i Maritano ci sono differenze. I Maritano sono più “cattivi”.

3) DB Tempesta su Mariani è il ventunesimo romanzo dedicato al commissario Antonio Mariani? Ti aspettavi il grande successo di questo intramontabile personaggio?

MM – Sì, Tempesta è il ventunesimo, senza contare un volume di racconti e un romanzo  scritto a quattro mani con Ballacchino, in cui Mariani è protagonista insieme al commissario Crema creato dal Collega. Quando avevo scritto il primo, “Morte a domicilio”, non prevedevo che avesse un seguito. In realtà mi aveva stupito che Marco Frilli avesse deciso di pubblicarlo e senza propormi modifiche. Avevo già pubblicato un giallo, “Per sapere la verità”, ma con un editore piccolissimo, lo stesso che aveva pubblicato due mie raccolte di racconti. E dopo il primo Mariani me ne sono stati chiesti altri. Le idee arrivavano e continuavo a scrivere di Antonio. Spesso ho provato a ucciderlo.

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