I MAESTRI DEL GIALLO – A. E. W. MASON

a cura di Luigi Guicciardi

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Il giallista che rivisitiamo questo mese fu  uno scrittore poliedrico e una figura singolare fino ai limiti dell’eccentricità, nonché una delle personalità più originali dei primi trent’anni del Novecento. Nato a Dulwich, in Inghilterra, il 7 maggio 1865 e morto a Londra il 22 novembre 1948, Alfred Edward Woodley Mason si laureò a Oxford e lavorò all’inizio nel teatro, per passare poi a scrivere romanzi di avventure, di cui A Romance of Wastdale (1895) fu il primo e The Four Feathers (1902; Le quattro piume) il più popolare, come dimostrano le varie traduzioni anche italiane e ben sei film (i migliori dei quali con la regia di Zoltan Kodra, 1939, e Shekhar Kapur, 2002). Dal 1906 al 1910 fu membro della Camera dei Comuni, mentre durante e dopo la prima guerra mondiale svolse mansioni di primaria importanza nell’esercito e nella Marina inglese.

Conformandosi a un’usanza molto diffusa agli inizi del Novecento, Mason produsse lavori per le stampe che successivamente adattò per la rappresentazione teatrale. I suoi romanzi di avventure, percorsi da parecchie notazioni autobiografiche, hanno goduto per molti anni di grande popolarità e di un discreto credito critico, ma vengono comunque considerate oggi opere minori. L’allineamento col gusto esotico dell’epoca è puntuale, ma non sempre molto pertinente; la ricerca del colore drammatico è spesso frettolosa e il patetismo incolore, anche se il linguaggio appare più scintillante di quello della maggior parte degli scrittori d’avventura coevi.

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L’imitatore – Nadine Matheson

Trama

Per l’ispettrice Anjelica Henley, della squadra Crimini Seriali, è il primo vero caso dopo molti mesi; un’indagine, all’apparenza, cucita su misura per lei. In una zona di Londra che conosce come le sue tasche, sulle rive melmose del Tamigi appestate da liquami stagnanti e olio motore, sono stati rinvenuti dei resti umani, disseminati lungo gli argini come pezzi di un puzzle da ricomporre. Una prima istantanea della scena del crimine lascerebbe intravedere la firma di Peter Olivier, omicida seriale noto alle cronache per la sua brutalità; un’ipotesi, tuttavia, inverosimile, dal momento che Olivier sta scontando sette ergastoli e che a sbatterlo dietro le sbarre è stata proprio Henley. Da qualche parte, là fuori, si nasconde un suo imitatore.Col passare delle settimane le vittime aumentano, i notiziari non parlano d’altro, la gente ha paura. L’ispettrice Henley crede che la strada più rapida per risalire all’identità dell’assassino sia coinvolgere nell’indagine lo stesso Olivier, ma chiedere l’aiuto di un serial killer per catturarne un altro significa giocare con il fuoco: una scommessa azzardata e paradossale, che potrebbe fare dell’imitatore o della stessa Henley la prossima vittima.

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Tempesta su Mariani – Maria Masella

Trama

È la metà di marzo quando durante una mareggiata il commissario Antonio Mariani assiste al recupero del corpo nudo di una giovane donna. Non è necessario essere un anatomopatologo per capire che la causa del decesso non è l’annegamento ma la profonda ferita dalla base del collo all’inguine. Nei giorni precedenti erano stati trovati i corpi di altre due donne, decedute a causa di ferite analoghe. Le vittime, occasionalmente, facevano sesso a pagamento: questa notizia aveva suscitato l’interesse dei media; già si parlava di un serial killer delle prostitute e Mariani sa che questo terzo delitto rafforzerà l’ipotesi. Il commissario si concentra soprattutto sui dettagli che rendono questo omicidio diverso dai precedenti. Il corpo è stato ritrovato in mare, gli altri due no: uno vicino alla stazione ferroviaria di Sampierdarena e l’altro non lontano da quella di Brignole. Ma il dato discordante più significativo è la vita di questa terza vittima: Valeria Cottini era una giovane ricercatrice universitaria con un promettente futuro, perché era in corso di pubblicazione un suo saggio sulla prostituzione nella Genova del Quattrocento. Eppure, non si può escludere che sia stata vittima del “killer delle prostitute”, perché in rete gira un suo video hard. L’indagine è resa più complicata dai pessimi rapporti fra il commissario e l’ispettore Paciani che è convinto di avere di fronte un “serial killer delle prostitute” e che tutte le ricerche di Mariani siano soltanto un modo per disturbare e infangare persone influenti. Ma Antonio continua a scavare nella vita delle vittime. E la sua ricerca metterà in pericolo la sua famiglia.

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Oggi parliamo con… Annalisa Stancanelli

Intervista a cura di Marika Campeti

Buongiorno Annalisa, e grazie di averci concesso un po’ del tuo tempo. Noi di Giallo e Cucina abbiamo letto il tuo romanzo “Mistero Siciliano” , recensito sul nostro blog e abbiamo scoperto tante cose su di te e la tua passione per la storia e l’archeologia che ci piacerebbe approfondire.

Oltre a Mistero Siciliano della collana Giungla Gialla, è uscito il tuo saggio “Forse non tutti sanno che Caravaggio” ci vuoi parlare brevemente di quanto sia importante nei tuoi scritti la ricerca storica?

La storia è affascinante, ricca di enigmi, misteri e colpi di scena. In ogni epoca e luogo basta scavare ed emergono vicende appassionanti e personaggi incredibili dalle vite avventurose.

Mentre scrivevo “Mistero siciliano”, che alterna un’indagine poliziesca e archeologica nel nostro tempo con un mistero del passato legato alla caduta di Siracusa ad opera dei Romani, ho scoperto alcune storie davvero pazzesche legate all’ultimo Re di Siracusa, alla sua famiglia e ad Archimede. Mentre scandagliavo nel passato alla ricerca delle vicende più ignote e appassionanti della Siracusa ellenistica,  nel presente avvenivano davvero scoperte archeologiche improvise, restituzione di reperti dall’America all’Italia ( come la testa cosiddetta “di Barbablu”) che mi intrigavano ancor di più e mi spronavano a costruire per i miei lettori un intreccio divertente. Se io per prima mi appassiono alla storia che narro sono certa che anche i miei lettori sperimenteranno il piacere della lettura e della scoperta!Rispondevo prima citando personaggi incredibili; chi lo è  più di Caravaggio, pittore sublime, dalle repentine ascese e dolorose cadute, spesso a causa del suo carattere irascibile? Studiando la sua vita da romanzo per il libro pubblicato con Newton Compton mi sono imbattuta nella storia sconosciuta di sua madre, nella vicenda ancora oggi ricca di domande della sua “protettrice” ( o forse qualcosa di molto più importante) Costanza Colonna, e nei buchi neri della sua biografia. Oggi sappiamo qualcosa di più del passato grazie alle scoperte dei documenti e così più di un anno e mezzo fa scrivevo del misterioso omicidio che potrebbe aver  coinvolto il pittore a Milano negli anni compresi fra il1588 e il 1591, un crimine che precede il famoso duello nel Campo della Pallacorda dove Caravaggio ucciderà Ranuccio Tomassoni cambiando per sempre la sua vita. Ma ci pensate? Un artista eccelso, un “ dipintore” sublime, che ha ritratto anche il Papa,ha vissuto a Palazzo Madama, ha conosciuto gli uomini più ricchi e important di Roma, provò più volte il carcere e finì la sua vita in modo misterioso. Un gigante Caravaggio sul quale tornerò in un romanzo…

Il personaggio che più emerge in “Mistero Siciliano” è il cattivo. Morfeo oltre a essere perfido e affascinante è anche molto colto e vediamo la bellissima Siracusa attraverso i suoi occhi. La tua città è un’altra protagonista del tuo romanzo?

Sì, è proprio così. Siracusa è un’altra protagonista oltre a Morfeo, il crudele assassino un po’ Diabolik un po’ l’archetipo dell’esteta contemporaneo. Siracusa è luci e ombre, passato mitico e modernità resa opaca da una criminalità che si fa sentire, per nulla silenziosa. La città è bifronte come lo stesso Morfeo, dall’identità misteriosa, inafferrabile. Quando pensi di averlo individuato ti rendi conto che hai sbagliato tutto. E così è la città: quando pensi di averla conosciuta spunta un’altra vicenda, un passato nascosto e la tua curiosità ricomincia. Siracusa è greca, romana, araba, ebraica, normanna, spagnola, barocca….Siracusa è una città che io chiamo dalle “Mille e una storia”: dalla fondazione greca alla prima metà del Novecento migliaia sono le storie da raccontare. Ma Siracusa è anche ombra oltre che luce. Pochi giorni fa ancora numerosi arresti per crimini legati agli stupefacenti e esplosioni di bombe carta in pieno centro.

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La mamma si è addormentata – Romy Hausmann

Trama

Era solo una ragazzina di quindici anni quando è stata condannata per un crimine atroce, di cui si è sempre dichiarata innocente. Adesso Nadja è una donna adulta e ha ormai scontato la sua pena. Non chiede altro che una vita normale, e quel lavoro anonimo come assistente in uno studio di avvocati sembra l’unico modo per tenere a bada gli incubi e il panico che la assale all’improvviso. Un’esistenza grigia e ripetitiva che però la fa sentire protetta. Ma un giorno, inaspettatamente, la morte rientra di nuovo nella sua vita. Laura, la moglie del suo capo, l’unica persona che le abbia mai dimostrato amicizia, ha commesso un tragico errore, un errore che è finito nel sangue. Adesso potrebbe perdere tutto: suo marito, sua figlia, le sue sicurezze. Nadja sa bene che cosa significhi. Ma sa anche che aiutarla la renderebbe sua complice. Mentre si dirige nei boschi dello Spreewald con un carico inquietante nel bagagliaio della macchina, non può certo immaginare che quel luogo popolato di oscure leggende diventerà teatro di una caccia spietata. Qualcuno sta cercando di trascinarla in un gioco perverso e Nadja capirà ben presto che il suo passato sanguinoso potrebbe fare di lei la vittima perfetta. O l’assassina perfetta.

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Le ossa parlano – Antonio Manzini

Trama

Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L’esame dei reperti, un’indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L’ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un’indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterra-nei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni senti-mentali di Casella e di Deruta, persino l’inattesa sensibilità di D’Intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l’esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l’indagine forse più crudele di Rocco Schiavone.

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Cronache dalle terre di Scarciafratta – Remo Rapino

Trama

Scarciafratta è una Macondo d’Abruzzo. Inerpicata tra i crinali dell’Appennino, è un teatro di fantasmi e di visioni. Un terribile terremoto, la Cosa Brutta, l’ha svuotata. Le case sono ridotte a pietre che rotolano e si sfarinano, ma continuano a parlare. Sulla Rocca resiste per anni soltanto un uomo, Mengo, seduto su un uscio sotto un cencio di luna insieme a Sciambricò, un cane pastore di quindici anni dagli occhi chiari. Scavando tra le macerie della scuola ha trovato i quaderni dei bambini, e anche un registro dell’Ufficio anagrafe che un impiegato «sfastognato di timbri a bollo tondo e di certificati» aveva riempito di nomi, date, nascite, morti e sposalizi, di tutte le storie perdute del paese. Alla fine della sua vita, per «ridare voce a quelli sommersi dalla morte», Mengo le trascriverà una per una, a Villa Adriatica, la casa di riposo dove viene ricoverato. Fino all’alba del 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Edwin Aldrin sbarcano sulla luna, e lui termina di scrivere l’ultima lettera. Proseguendo lungo il sentiero inaugurato da Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, in questo romanzo corale Remo Rapino continua a raccontarci tra risa e lacrime l’epopea degli ultimi, degli «spasulati» e dei folli della sua regione, e a restituire la dignità di un nome a chi è stato derubato anche della memoria.

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Nelle Scarpe dello Scrittore – Viaggio 11.0-2022: Paul Auster, Trilogia di New York

Rubrica a cura di Roberto Gassi

Chi è Paul Auster?

Paul Benjamin Auster (Newark, 3 febbraio 1947) è uno scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico statunitense. Attualmente vive a Brooklyn, New York. È conosciuto anche con gli pseudonimi di Paul Queen e Paul Benjamin. Protagonista della letteratura americana contemporanea, nonché di quella mondiale, viene ascritto al cosiddetto Postmodernismo.

Vi propongo un viaggio a New York, una trilogia, tre «detective stories» made in USA pubblicate tra il 1985 e il 1987: Città di vetro (City of Glass), Fantasmi (Ghosts), La stanza chiusa (The Locked Room).

Città di vetro: un meta romanzo nel quale il protagonista, Daniel Quinn, uno scrittore di gialli di largo consumo che si firma con lo pseudonimo di William Wilson, conduce una vita senza scopo, non ha obiettivi da perseguire. La tragedia che lo ha segnato è stata perdere la moglie e il figlio in un incidente: decide d’isolarsi, di rinunciare al contatto con gli altri, col mondo che malgrado tutto gli si muove attorno indifferente al dolore che lo attanaglia corrodendogli l’anima. Vaga per New York senza meta, perdendosi in una città che Auster riesce a rendere surreale, a tratti allucinata. Daniel Quinn è l’ombra di se stesso, un’ombra che si allunga su una città di vetro…

Ma prima di partire facciamo un passo indietro…

Che cos’è un meta romanzo?

«Opera letteraria che ha come argomento un romanzo o un romanziere che lo scrive» (vocabolario Treccani).

Che cos’è un alter ego?

«Sostituto o in genere persona che fa le veci di un’altra e ha facoltà di decidere in suo nome» (sempre vocabolario Treccani).

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Chourmo – Jean-Claude Izzo

Trama

Montale, il protagonista della trilogia noir di Jean-Claude Izzo, ha lasciato la polizia e cerca di vivere secondo un’antica filosofia del suo paese, seguendo il ritmo lento del mare, andando a pesca, sedendo al bar con gli amici per una partita di belote o una discussione politica, sorseggiando un vino rosato e gustando la cucina provenzale della vecchia Honorine… Perché “di fronte al mare, la felicità è un’idea semplice”. Ma Marsiglia, il Mediterraneo, non sono solo i luoghi possibili di un’arte del vivere bene; sono anche focolai di odio e di violenza. E Montale viene risucchiato in un’indagine (non più in divisa) che parte dall’omicidio di un suo cugino adolescente e lo porta dritto dritto negli interessi mafiosi sul porto della città, negli ambienti razzisti del Fronte nazionale, nei traffici d’armi degli integralisti islamici.

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Giallo al Cimitero Maggiore. Una nuova indagine per le «squinzie» Bonetti e Valli – Paola Varalli

Trama

Milano, Cimitero Maggiore, all’improvviso tra le tombe iniziano a passeggiare personaggi che dovrebbero risiedere nei loculi. Zombie? Niente affatto, ma ci vuole poco ad Anita Valli per capire che gatta ci cova e scoprire l’ennesima trama gialla. Forse l’agenzia di pompe funebri Legno di Pero ha qualche responsabilità in questa faccenda? Come è possibile che persone morte e sepolte vadano a zonzo per Milano? E chi c’è nella tomba al posto loro? Con l’amica Mirella Bonetti, Anita avvierà una nuova indagine strampalata che porterà le due “squinzie” di via Gallarate ad occuparsi di clochard che spariscono, di sepolture sospette, di baristi gentili e di viaggi in Liguria a bordo del vecchio furgone con cui Anita trasporta mobili restaurati. Il buon amico Marchino, al solito, le aiuterà. Jarod il labrador farà del suo. E si spera che, questa volta, il bel commissario Giorgio Santini non sia costretto a soccorrerle in extremis.

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