Stasera al cinema – L’ultima notte di amore

Prima uscita: 9 marzo 2023

Regia: Andrea Di Stefano

Interpreti: Pierfrancesco Favino, Katia Mironova, Antonio Gerardi, Francesco Di Leva, Linda Caridi

Paese di produzione: Italia

Durata: 124

Genere: noir – thriller

Distribuzione: Vision Distribution

Trama

   
Franco vive a Milano, è innamorato di sua moglie Viviana e per 35 anni ha servito lo Stato con orgoglio e giustizia. Non ha mai sparato a un uomo, ha sempre creduto nell’onestà e l’ha perseguita con integrità. Lui stesso si è sempre autodefinito una persona onesta o che comunque ha sempre ambito di seguire la strada della correttezza, come afferma nel suo discorso di pensionamento.
Fino a quel momento il suo pensiero era rivolto al giorno dopo, a quando avrebbe dovuto salutare tutti con un bel discorso di addio. Ma quella notte, l’ultima di servizio, metterà in discussione tutto. Il suo amico Dino, nonché suo partner da diversi anni, rimane ucciso in una rapina di diamanti.
È così che l’ultima notte di Amore si rivelerà essere la più lunga di tutte. Una notte che mette in serio pericolo la sua vita e tutto ciò che conta e ha sempre contato per lui: il lavoro a servizio dello Stato, la moglie Viviana e l’amicizia con Dino. Mentre gli eventi si aggrovigliano in un intricato nodo, l’alba in quel di Milano sembra non arrivare mai.

Recensione di Mary Basiricò

Continua a leggere

Age pride – Lidia Ravera

Trama

Un terzo della popolazione italiana è composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? Perché sia una conquista (un privilegio, una festa), bisogna liberarsi degli stereotipi, quelle «finte verità mai verificate, ma stabilizzate dalla ripetizione che ci rendono pavidi e conformisti». Sono le sbarre della gabbia che imprigiona il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani. Vanno divelte, per liberare la forza e l’intelligenza che l’accumularsi di anni, esperienze e consapevolezza ci hanno regalato. Age Pride è una requisitoria contro l’ageismo, tutto, anche quello introiettato, di cui spesso non ci rendiamo conto. È un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è più giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»). Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnati. Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore.

Recensione a cura di Manuela Baldi

Continua a leggere

Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop – Fannie Flagg

Trama

Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.

Recensione a cura di Roberta Castelli

Continua a leggere

Io sono Libertà – Valeria Patruno

Trama

Il quartiere Libertà è una periferia incastonata nel centro urbano di Bari. A raccontarlo in prima persona c’è Deborah, che lì è nata e ha deciso di viverci, muovendosi attraverso le strade, le trasformazioni, le brutture e le bellezze di quel luogo senza tenere nessuno per mano. Deborah vive con la madre e la nonna senza sapere chi sia suo padre. Un giorno, grazie ai racconti e agli indizi raccolti, scopre che quest’ultimo non è morto o scomparso, come lei ha sempre creduto, ma è solo partito. Tante ombre si allungano sulla figura dell’uomo e sulla sua vita e tutte pare si proiettino proprio al Libertà. Per conoscere un quartiere bisogna ascoltarlo. Ascoltare la strada, i pettegolezzi dei vicini, la verve dei commercianti, le bugie dei ragazzi all’uscita di scuola, il silenzio degli spazzini e i ricordi degli anziani seduti al sole. Non tutti siamo liberi di scegliere il quartiere dove vivere, ma c’è un rapporto insopprimibile, uno scambio continuo, invisibile e profondo tra noi e l’ambiente in cui viviamo.

Recensione a cura di Dario Brunetti

Continua a leggere

Oggi parliamo con… Grazia Verasani 

Intervista di Manuela Baldi

Grazia Verasani, è un’eclettica artista bolognese che meriterebbe, secondo me, una maggiore considerazione nel panorama artistico italiano. Cantautrice, autrice di testi per il teatro, doppiatrice, scrittrice. La sua produzione letteraria passa dai racconti ai libri. Il primo libro nel 1999 è “L’amore è un bar sempre aperto” Fernandel ed. Nel 2004 crea Giorgia Cantini, un’investigatrice privata che vive e opera a Bologna, dalla prima avventura dal titolo “Quo vadis baby?” edita da Colorado Noir di Mondadori viene tratto un film diretto da Gabriele Salvatores e poi girata anche una miniserie per SKY Cinema diretta da Guido Chiesa. Nel febbraio 2023 esce su Audible prodotto da Choramedia il podcast “Babylon Dahlia” da lei scritto e interpretato che consiglio vivamente.

Benvenuta su Giallo e Cucina Grazia Verasani!

1.MaBal – Grazia hai una frequentazione con l’Arte in molte sue forme. Hai frequentato l’Accademia di Arte Drammatica, hai recitato, hai scritto testi e musica, sei doppiatrice, come sei diventata scrittrice? Chi o cosa ti ha spinto in quella direzione?

G.V. Ho iniziato a scrivere molto presto, da bambina, racconti, spettacolini per le amiche di cortile. Ero una lettrice compulsiva, di conseguenza scrivere è venuto naturale. Dall’età di dieci anni tengo un diario, e oggi ho una caterva di quaderni che non so più dove mettere. Da ragazzina alternavo la scrittura allo studio del pianoforte, poi verso i vent’anni sono cominciate le prime pubblicazioni su riviste e quotidiani grazie a tre incontri magici: Tonino Guerra, Roberto Roversi e Gianni Celati.

2. MaBal – Recentemente è uscito su Audible, prodotto da Choramedia, il podcast “Babylon Dahlia” che hai scritto e interpretato, mi vuoi raccontare qualcosa di questo progetto?

G.V. Il progetto è nato con l’amico Tommaso De Lorenzis, lui mi ha proposto di lavorarci insieme e io ho accettato subito con entusiasmo. Ripercorrere la Bologna di quegli anni così unici, singolari, per la politica e la creatività, raffigurare quell’epoca irripetibile, nel bene e nel male, attraverso una figura così emblematica come Francesca Alinovi mi è sembrata una bella opportunità per omaggiarla nelle sue straordinarie competenze artistiche, ovviamente senza trascurare l’omicidio di cui purtroppo fu vittima, ma raccontandolo senza morbosità. 

3.MaBal  –   Sul  tuo profilo Facebook scrivi cose anche molto personali, le tue riflessioni non mi lasciano mai indifferente e ti sono anche molto grata per esporti scrivendo quello che pensi senza curarti della convenienza. Si parla spesso in modo negativo dei social, tu che esperienze stai facendo?

Continua a leggere

Una specie di follia – Louise Penny

Trama

L’atmosfera del Natale a Three Pines è stata guastata da alcuni eventi drammatici, ma a preoccupare il commissario Gamache è soprattutto l’inspiegabile isteria generale che sembra aver sconvolto la sua piccola comunità. Mentre i residenti di Three Pines approfittano della neve alta per sciare e bere cioccolata calda nei bistrot, la vacanza del commissario Armand Gamache viene interrotta da una richiesta all’apparenza semplice: una professoressa di statistica, Abigail Robinson, terrà una conferenza presso l’università locale e bisognerà gestirne la sicurezza. Ma quando Gamache inizia a informarsi sul conto della donna, scopre un programma controverso e riprovevole, e implora l’università di annullare la lezione. In nome della libertà d’espressione, l’ateneo rifiuta e accusa Gamache di censura e codardia intellettuale. In poco tempo, le opinioni della professoressa Robinson iniziano a diffondersi per Three Pines e le discussioni diventano dibattiti, i dibattiti diverbi, i diverbi litigi. E quando un omicidio viene commesso, spetta a Gamache e ai suoi due vice, Jean-Guy Beauvoir e Isabelle Lacoste, indagare sul crimine e su quella assurda follia collettiva.

Recensione a cura di Alessandra Rinaldi

Continua a leggere

TEMPESTA – Camilla Ghiotto

Trama

Non è mai troppo tardi per imparare a essere figli, né per riannodare la memoria al presente. Renzo e Camilla non sono un padre e una figlia qualunque. Novantadue anni lui, diciassette lei, una vita intera li divide, o anche più d’una. Di quest’uomo che aveva già i capelli grigi quando è nata, che non ha mai visto giovane e forte come i papà delle sue amiche, Camilla si è sempre un po’ vergognata. E così, quando Renzo si ammala gravemente e viene ricoverato in una clinica dalla quale è presto chiaro che non tornerà più a casa, Camilla ha l’inconfessabile sensazione di potersi finalmente tuffare verso il futuro, senza voltarsi indietro. Mala malattia del padre la mette davanti alla consapevolezza che non si può costruire niente senza aver prima fatto i conti con le proprie radici, che non puoi perdere qualcuno senza aver provato a conoscerlo, e che forse le rimane ancora un po’ di tempo per essere davvero sua figlia. Così inizierà a cercare nel passato per scoprire il ragazzo che Renzo è stato tanti anni prima, quando la guerra infiammava l’Italia, i giovani salivano in montagna, sparavano, soffrivano la fame e il ghiaccio, cercando ogni giorno e ogni notte di dare un senso alle loro azioni. Il tempo in cui Renzo era ‘Tempesta’, comandante di una brigata partigiana. Per Camilla, riappropriarsi della storia familiare e di una memoria collettiva che non ha smesso di vibrare significherà trovare una nuova prospettiva per aprirsi al mondo, agli altri e all’amore. Con una scrittura di inconsueta sensibilità, capace di tendere agguati e rivelare sempre nuovi angoli dell’essere, Camilla Ghiotto dà voce a una generazione consapevole di dover combattere battaglie diverse da quelle del passato, ma non meno decisive. Perché la libertà non si conquista mai una volta per tutte.

Recensione a cura di Manuela Fontenova

Continua a leggere

Alla ricerca del libro perduto: Il castello in mezzo al lago – Constance Fenimore Woolson

Trama

Al centro del Lago Michigan, nella selvaggia e vastissima regione dei Grandi Laghi, vive un oscuro individuo. Nessuno sa chi sia, né da dove arrivi. Nessuno conosce il suo passato. Abita in una sorta di castello nel nulla, dove il misterioso personaggio ha ricreato un mondo primordiale al riparo dai mali della civilizzazione, insieme a una ragazza, allevata come una figlia, e a un’anziana domestica di colore. Ma chi è realmente quest’uomo? Cosa si nasconde dietro questa strana utopia galleggiante?

Recensione a cura di Dario Brunetti

Il castello in mezzo al lago rappresenta l’opera chiave della produzione letteraria della scrittrice statunitense Constance Fenimore Woolson uscita con la casa editrice Elliot e appartiene a un ciclo di racconti dal titolo I racconti dei grandi laghi che fu pubblicato nel 1875 negli Stati Uniti.

La vita di Constance Fenimore Woolson sarà piena di misteri, la tragedia che avrà luogo il 24 Gennaio del 1894 a Venezia lascerà molte ombre. L’autrice si suiciderà gettandosi dalla finestra del suo appartamento che si affaccia sul Canal Grande.

Un triste epilogo che mette fine a una brillante carriera di autrice che nel corso del tempo diventerà una dei maggiori punti di riferimento della letteratura dell’Ottocento, grazie al suo inesauribile talento di riuscire ad accostarsi a più generi letterari.

Il suo nome verrà molto spesso associato all’autore e critico letterario Henry James al quale fu a lungo legato. Divenne per l’autrice, allora quarantenne, un vero e proprio idolo da inseguire per poterne fare conoscenza e gli chiese a più riprese un incontro.

Se all’inizio lo scrittore ne fu irritato visto le numerose lettere pervenute con una certa insistenza, in un secondo momento apprezzò con piacere ritenendo la Woolson, una donna affabile e molto gentile.

Da quell’incontro i due divennero dei teneri amanti e viaggiarono per tutta Europa, ma quando la Woolson si trasferirà per sette mesi in quell’appartamento di Venezia da sola col suo cagnolino Tello decidendo di metter fine alla sua vita, Henry James non si darà pace per il suo folle gesto.

Diverse case editrici italiane hanno tradotto i suoi manoscritti, Il castello in mezzo al lago è una delle più preziose gemme della letteratura mondiale.

Un castello quasi magico che sembra appartenere a quelle favole che si raccontano ai più piccoli prima di andare a dormire, eppure esiste e sparisce nel nulla al tempo stesso, perché una fitta nebbia lo avvolge.

In questa dimora ci abitano un misterioso vecchio, una ragazza che tratta come se fosse sua figlia e un’anziana domestica.

Il vecchio chiamato Old Fog nasconde più di un segreto ma l’incontro col giovane Jarvis Waring, sbarcato un mese prima sulla spiaggia del Lago Superiore sancirà l’inizio di un rapporto idilliaco tra i due e solo la conoscenza di Silver andrà a calmare il loro stato di agitazione.

L’atteggiamento di Old Fog risulta spiazzante e Jarvis si fida poco del modo di fare del vecchio, solo quando deciderà di raccontare la sua lunga storia compresa quella di Silver, le acque saranno più chete.

L’autrice statunitense si avvale di una prosa delicata per narrare una storia piena di romanticismo, che si esalta nel suo infinito splendore che racchiude colori sempre più vividi.

Sono i colori dell’anima che la Woolson dipinge con cura focalizzando l’attenzione sui protagonisti di una storia che spicca per il suo stile raffinato e autentico.

Un capolavoro di rara bellezza in cui non mancheranno citazioni filosofiche e bibliche, una lettura da riscoprire.

Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Elliot (31 agosto 2014)
  • Genere : Narrativa
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 94 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 886192526X
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8861925267

Perdona loro – Sergio Ramazzotti

Trama

Neri è un uomo dal passato oscuro, dal presente tormentato e dal futuro incerto. Stanco del peso psicologico di un mestiere – l’inviato di guerra – fatto per troppi anni e con troppa convinzione, è venuto a rifugiarsi nelle Marche, più precisamente nei Castelli di Jesi, sua regione d’origine, senza grandi progetti, tranne quello di rimettere insieme i brandelli della sua vita; uno scopo al quale gli tornano utili l’isolamento quasi monacale («nessuno sano di mente verrebbe a cercarti fra queste colline»), e la routine dei pranzi e delle cene nella trattoria di Jolanda, un autentico tempio della buona cucina dove la proprietaria cura col cibo il corpo e lo spirito, e dove Neri si rintana per lasciarsi definitivamente alle spalle i ricordi e un matrimonio finito. Ben presto però la routine viene stravolta da un caso clamoroso: l’inspiegabile sparizione di un prete. E più Neri cerca di tenersene lontano, più viene trascinato dentro al mistero, dove tutto ruota attorno a una formula indecifrabile, e dove gravitano personaggi improbabili come un parroco doppiogiochista, un artista folle, un vescovo potente e un maresciallo dei carabinieri che sembra aver intuito le crepe nel passato che Neri cerca di nascondere. Alla fine, saranno proprio Neri e il maresciallo a risolvere il mistero, con un’indagine parallela e decisamente non convenzionale che i due conducono fino alle estreme conseguenze, l’uno per ritrovare la quiete che era venuto a cercare, l’altro nel tentativo di dare un senso a una carriera da tempo arenata. Ed entrambi rischiando sul tavolo da gioco tutto ciò che gli è rimasto.

Recensione a cura di Luciana Fredella

Continua a leggere