Recensione del film Before we go di Chris Evans
Chris Evans è il regista e il protagonista di questa storia elegante; insieme a lui Alice Eve e una New York notturna e discreta, fatta di asfalto, vapori, locali e silenzi e di una Grand Central vuota e affascinante.
Un percorso dentro la propria anima e il proprio cuore, senza dimenticare la razionalità, cercando di porsi domande e darsi risposte spesso troppo complicate, camminando nella notte… o nella vita, come ognuno di noi fa quotidianamente.
Avvicinarsi ad uno sconosciuto che, dopo un primo momento di diffidenza, in una parentesi di bisogno, può divenire conosciuto, un amico, un sostegno, una risata, un respiro.
Entrambi in stallo in una vita in bilico, si raggiungono sul filo teso per darsi una mano, in un’interazione introspettiva che i protagonisti ci regalano con un’ottima recitazione.
Incontri, ricerche, parole, svelamenti, sentimenti compongono questa pellicola creata per svolgersi nell’unica notte che ci viene raccontata.
Con un pizzico di magia e una telefonata di Nick al se stesso del passato, che vale tutto il film, il finale sfiora la commozione e mi ruba una lacrima.
Stefania Ghelfi Tani
gialloecucina 