
Anche questo è un libro del cuore. La prima pubblicazione, per i tipi della casa editrice “Colorado noir”, risale al 2004, esattamente come la mia lettura. Immaginate la mia curiosità: un’ investigatrice professionista come protagonista. Una novità, solo in anni più recenti le donne sono diventate, a vario titolo, protagoniste dei libri gialli/noir. Lo stile dell’autrice, personale e distintivo, una musicalità di fondo mi colpirono immediatamente e da allora l’ho sempre seguita in tutte le sue produzioni. Recentemente il libro, come tutti gli altri della serie è stato ripubblicato per Marsilio con una nuova copertina che mi è piaciuta molto.
Trama
Giorgia Cantini ha quasi quarant’anni, è single ed è un’investigatrice privata. È una donna complessa, contraddittoria; passa le notti ad ascoltare jazz in diversi locali di Bologna, le piace bere, ma soprattutto è tormentata dal dubbio di aver sprecato la propria vita. Sa che è dura vivere senza rimuovere, cioè accettare l’assenza di chi si ama. Questa volta l’indagine che deve seguire la costringe a scavare nel suo passato. Sarà una scatola da scarpe piena di lettere a cambiare la sua esistenza. Sono le lettere scritte da Ada, la sorella “bella”, partita per la Capitale in cerca di fortuna come attrice e finita suicida sedici anni prima. Giorgia, ancora tormentata dal rimorso di non averla potuta aiutare, decide di riaprire il caso mettendosi alla ricerca dell’amante della sorella, che lei non ha mai conosciuto e che forse era presente nei suoi ultimi istanti di vita.
Recensione a cura di Manuela Baldi
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