Oggi parliamo con… Franco Forte

Intervista a cura di Marika Campeti

Il 17 gennaio è uscito il nuovo romanzo storico, “Karolus”, di Franco Forte. In attesa di fornire ai lettori di Giallo e Cucina una recensione del romanzo, ho intervistato l’autore, che ringrazio per aver risposto alle mie domande.

A cura di Marika Campeti

Franco parlaci di come è nata l’idea di scrivere un romanzo su Carlo Magno e di come hai lavorato per la ricerca precedente alla stesura. 

Da più di dieci anni studiavo questo personaggio che mi aveva sempre affascinato fin da ragazzino, e ho accumulato nel tempo parecchia documentazione storica. L’idea che abbiamo tutti di Carlo Magno (e che mi ero fatto anch’io) è quella un po’ polverosa e stantia che ci passa la scuola, con le solite fredde nozioni che più o meno conoscono tutti (come la famosa cerimonia dell’incoronazione, avvenuta la notte di Natale dell’800, o la creazione della Schola Palatina, o l’istituzione delle Marche di confine, che daranno il nome alla condizione nobiliare di Marchese), ma ben poco si sa di chi fosse davvero quest’uomo, come è arrivato a essere prima re dei Franchi e poi imperatore del Sacro Romano Impero, e quanta importanza hanno avuto le sue imprese e i suoi editti nella costruzione dell’Europa moderna. l’Europa come la conosciamo oggi, di cui tanto si parla per questioni geopolitiche, energetiche, sociali, economiche e culturali, e che nasce proprio grazie a Carlo Magno, capace di difenderla dalle invasioni del mondo arabo dalla Spagna, da quella degli Avari e di Bisanzio dall’est, e dalle scorrerie di Sassoni e Norreni dal nord. Insomma, l’Europa unita è fortemente debitrice a Carlo Magno per avere fondato le basi della sua stessa esistenza, e nel mio romanzo cerco di far capire come questo sia avvenuto. Il mio intento, quando scrivo romanzi storici, è sempre lo stesso: cercare di far capire come la grande Storia sia capace di spiegare certi meccanismi del presente che troppi di noi ignorano.

Come hai strutturato il romanzo? Si racconta di Carlo Magno in tutta la sua vita? Comprese le vicende meno note?

Si parte con un breve prologo “in media res”, ovvero trasportando il lettore in un momento fondamentale del libro, l’incoronazione a imperatore. E poi da lì, con un flashback, si torna a quando Carlo Magno era ragazzino e cominciava la sua straordinaria avventura, durata fino al giorno della sua morte, all’età di 72 anni. Un percorso denso di combattimenti, strategie politiche e diplomatiche, intrighi di corte, innovazioni culturali, sociali e religiose, rapporti d’amore, vicende familiari e continui drammi da superare. Ben poche volte mi sono imbattuto in un uomo la cui vita è stata per così tanto tempo densa e piena di vicende eclatanti, dalle più famose a quelle, numerosissime, sconosciute ai più.

In Karolus il protagonista ci viene presentato non soltanto come figura eroica, ma anche come uomo. É questo il segreto per far leggere al giorno d’oggi un romanzo storico?

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