OGGI PARLIAMO CON…Lilli Luini

Speciale Andremo a mietere il grano

Intervista a cura di Gino Campaner

Ciao Lilli, bentrovata e bentornata nello spazio interviste del blog Giallo e cucina. Grazie per aver accettato il nostro invito. Qualche tempo fa abbiamo già avuto modo chiacchierare approfonditamente dei tuoi libri e della tua scrittura. Per chi volesse leggerla trova l’intervista a questo link: https://gialloecucina.wordpress.com/2022/02/11/oggi-parliamo-con-lilli-luini/

Oggi invece parleremo (quasi) esclusivamente del tuo ultimo romanzo: Andremo a mietere il grano, uscito lo scorso mese di ottobre e pubblicato dalla casa editrice Il vento Antico. Partiamo senza altri indugi con la prima domanda.

La prima curiosità che ogni lettore che conosce i tuoi libri precedenti vuole soddisfare è sicuramente sapere perché questo tipo di romanzo. Mi spiego, Lilli Luini sia in coppia che singolarmente ha sempre scritto gialli, peraltro pregevolissimi. Adesso un libro di narrativa che parla di famiglia e di rapporti parentali. Come mai?

Questa è una storia che ho in mente da almeno dieci anni. Il raccontarla pian piano è diventata una necessità e sono contentissima di averlo fatto. Ma non significa che lascerò il poliziesco, tutt’altro, e non significa neppure che scriverò altri romanzi che parlano di rapporti familiari. Dipende da quel che si presenta nella mia testa. Del resto ho scritto anche due romance.

Raccontaci un po’ la trama del romanzo facci venir voglia di leggerlo.

Siamo in un piccolissimo paese del Varesotto (che ho inventato di sana pianta per evitare che qualcuno pensi di riconoscere questo o quello). Qui, dopo quarant’anni d’assenza, torna Mary – un tempo Maria Gabriella, detta Ella. Qui è cresciuta insieme alle sue sorelle Maria Pia e Maria Beatrice (la madre era monarchica e prendeva i nomi dai Savoia), in una famiglia di quella borghesia arricchita con un po’ di puzza sotto il naso. Qui sono arrivate molte famiglie dal Sud, alla ricerca di una vita migliore, trovando ostracismo e disprezzo. Quando Maria Pia si innamora di Michele, un bel ragazzo moro e lavoratore ma con l’imperdonabile colpa di essere calabrese, la vita prende una svolta da cui nessuno potrà tornare indietro. 
Non dico di più per non svelare…

Hai affrontato temi importanti e molto attuali anche se i fatti salienti che racconti appartengono alla metà degli anni sessanta. Purtroppo molti mal costumi dell’epoca non sembrano essere molto migliorati ai giorni nostri. Sono solo cambiati i destinatari di odiosi pregiudizi. Mi azzardo anche a dire che Andremo a mietere il grano è un romanzo in parte autobiografico non fosse per altro perché la protagonista è una fotografa come te. Raccontami la genesi di questa storia. Quando e come è nata?

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