
Intervista a cura di Massimo Ghigi
Non capita spesso di poter intervistare un autore e il suo traduttore italiano! Capirete bene quindi come mi senta un privilegiato. In occasione dell’uscita nelle edicole del volume ‘Il Provocatore. Il nulla è per sempre’, pubblicato nella storica collana ‘Segretissimo’ dedicata alla narrativa di genere spy-action, ho avuto il grande piacere di scambiare due parole con il misterioso scrittore Jo Lancaster Reno e con il suo traduttore ufficiale Gianfranco Nerozzi, autore noto agli amici di GialloeCucina, avendolo già intervistato nel 2019, in occasione dell’uscita del suo romanzo medical-noir ‘Bloodyline’ edito da Ink Edizioni.
GeC: Cominciamo da te Jo e grazie ancora per la tua disponibilità! Per prima cosa ti chiedo di presentarti agli amici che seguono il blog anche se, chi come me, legge da tempo i romanzi della collana Segretissimo di Mondadori, ti conosce e ti apprezza dal lontano 2003, anno di uscita della prima avventura della serie ‘Hydra Crisis’! Quando lessi la tua biografia all’interno del primo libro che mi trovai tra le mani ti confesso che pensai subito: “Cavoli, quest’uomo non poteva fare altro che lo scrittore di romanzi di spionaggio!”
JLR: Beh… non posso dire molto di quello che sono nella mia vita privata. Perché se lo facessi, perdonami questa battuta fin troppo abusata, dopo dovrei ucciderti! Pensandoci: dopo dovrei anche fare fuori tutti coloro che avranno letto l’intervista. Insomma, ne verrebbe fuori una bella strage! A parte gli scherzi: ci tengo alla mia riservatezza. Solo da poco ho accettato di mostrare la mia faccia e già questo mi crea un certo disagio. Ma per il resto: nella mia biografia ufficiale si parla di una figura avvolta nel mistero e così dovrà rimanere. Per quanto riguarda invece quello che sento di essere come scrittore, potrei definirmi un mescolatore e allo stesso tempo un agitatore, con buona pace dei cocktail Martini del buon James Bond. Un autore che ama inserire ed amalgamare nelle proprie ricette narrative disparati ingredienti. Trame di spy story e di action insaporite da sapori e aromi sorprendenti. Un pizzico di horror, tanto glamour, un buona dose di fantascienza (riferita più che altro a trovate tecnologiche non ancora esistenti o in procinto di esserlo…), sano e sfrenato erotismo. Ma anche profonda introspezione e meditazione filosofica. Iniezioni di adrenalina allo stato puro e carezze sul cuore (per non dire di peggio). Tutto per coinvolgere il lettore al massimo. Agitarlo.
GeC: Esce proprio in questi giorni nelle edicole italiane il terzo volume della serie de ‘Il Provocatore’ alias Julian Bruce, agente dell’agenzia di sicurezza Homerus Security. La nuova avventura dal titolo ‘Il nulla è per sempre’ fa seguito ai precedenti due capitoli ‘Come il mondo vuole’ e ‘La morte non basta’. Vuoi presentarci tu Julian Bruce e parlarci della Homerus Security?
JLR: Figlio di un eroe di guerra, Julian Bruce, ha passato i primi vent’anni della sua vita a cercare con fatica la sua personale strada del guerriero, per omaggiare il padre morto, ma non solo. Spinto da un retaggio genetico impossibile da ignorare, ha frequentato l’accademia militare di West Point, lasciandola all’ultimo anno a causa di un incidente di percorso dovuto al suo carattere ribelle. Indottrinato da un maestro di arti marziali di razza Seminole, brother in arms di suo padre, affina profondamente la sua capacità di combattimento a mani nude, imparando tecniche che pescano nella cultura guerriera dei pellerossa oltre che nelle discipline orientali. Una sorta di mix assolutamente letale di art fighting che lo plasma profondamente nel corpo e nello spirito. Dopo aver fatto il mercenario per diversi anni , durante una missione in Siria, perde la donna amata durante una sparatoria. Allora decide di lasciare la strada delle armi. Si trasferisce in Francia e, sfruttando la sue notevoli capacità amatorie, si mette a fare il gigolo d’alto bordo. Frequenta il jet set, guida auto di lusso. Fa una bella vita, vestendosi con abiti firmati, allenandosi in palestra, giocando al casino. Ma il destino bussa alla sua porta e il passato che si era lasciato alle spalle torna a farsi sentire con voce da incubo. Gli viene proposto di arruolarsi nell’Homerus security, una agenzia privata che fornisce agenti provocatori per conto dei servizi di intelligence della NATO. E naturalmente, lui accetta.
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