
Trama: Mendicanti, marinai appena sbarcati al porto, ubriaconi, ladri. Questa è la gente che si aggira per i vicoli bui e maleodoranti dell’East End di Londra. Difficile uscire da quelle strade indenne. Impossibile se sei una donna e l’ora di Jack lo Squartatore è scoccata. Sybil Conway però è quanto di più lontano dal miserabile mondo di Whitechapel. È una giovane donna acculturata e benpensante, che abita fuori Londra insieme a sua zia Elizabeth. Conduce una vita monotona e semplice, priva di grandi emozioni. Fino al giorno in cui riceve un telegramma da Scotland Yard che le rivela che sua madre è la quarta vittima dello Squartatore. Davanti a una notizia così scioccante Sybil vorrebbe provare qualcosa ma… non è facile empatizzare con la donna che l’ha abbandonata da piccola, diventando una senzatetto, una prostituta da due soldi. Zia Elizabeth in effetti sostiene che se la sia cercata. Anche i giornali, in un certo senso. Come se lo Squartatore, con le sue vittime, stesse ripulendo le strade. Sybil però non è disposta ad accettare un pensiero solo perché è la convenzione. Intende scoprire lei stessa chi fosse sua madre e perché sia stata assassinata. Ma addentrarsi per le vie di Whitechapel non è mai saggio, soprattutto se la scia di sangue lasciata da Jack lo Squartatore è ancora fresca.
Recensione di Marianna Di Felice
Questa non è la classica storia per far ubbidire i bambini come quella dell’uomo nero. Questa è una storia reale che ha come protagonista un vero uomo nero o in nero che andava a caccia di donne reiette per ucciderle e reciderne delle parti. Questa storia che ha segnato la Londra, e più in generale l’Inghilterra, della seconda metà dell’Ottocento è il più grande e famoso cold case che ancora crea domande e dubbi nelle persone di tutto il mondo! L’età vittoriana è passata alla storia come un’età di cambiamento e innovazione, quasi volevano fare apparire quell’età come un’epoca in cui tutto andava secondo i piani, tutto andava bene, ma anche se hanno provato a creare una facciata, la realtà ha sollevato i lembi dell’apparenza mostrando cosa succedeva realmente in quel periodo. La società inglese era divisa tra benestanti e poveri! L’ipocrisia regnava sovrana perché nessun reale aiuto veniva fornito a quei poveri che erano ridotti alla miseria totale e a dormire per strada. I tentativi di eliminare i poveri nelle strade anche attraverso manovre di polizia non riuscivano perché i reietti erano troppi! La facciata non saltava all’occhio come la realtà dove i bambini morivano di stenti o dove le donne rimaste sole dovevano cercare qualcosa di dignitoso per andare avanti e non trovandolo finivano in strada. Che poi venivano considerate tutte meretrici a prescindere se praticavano il mestiere o meno. In questo periodo compare Jack dai tacchi a molla, visto che riusciva sempre a scappare, o lo squartatore e a molti un seriale che eliminava donne di strada faceva comodo perché con esse rimuoveva un grande problema. Per ripulire Whitechapel il quartiere degli ultimi si doveva affrontare una seria riforma, ma nessuno voleva farlo nemmeno ci provavano. Tanto c’era chi stava eliminando i problemi. Dalla storia creata dai due autori si può leggere come la donna senza un uomo fosse in balia del destino, soprattutto se aveva a carico dei figli, ma si può anche leggere che la donna con un uomo accanto non sempre aveva una vita facile soprattutto se si credeva che l’uso della bottiglia fosse un rimedio ai problemi di lavoro. Naturalmente il lettore ha anche esempi di donne che se la cavavano bene o quasi anche da sole. La ricchezza era fondamentale per star bene, il carattere forte anche! In questo romanzo la protagonista è la figlia di una vittima di Jack che è esistita davvero come la vittima. La madre era uno spirito libero che non accoglieva bene i doveri di una donna perbene per questo motivo era finita nel quartiere di Whitechapel come molte altre che prima avevano una vita normale. Cosa potrebbe fare una donna sola, magari con figli da sfamare, per cercare di tirare avanti? Cercare un altro marito oppure darsi agli uomini sperando anche in un lieto fine, il principe azzurro potrebbe essere dietro l’angolo, ma in questo caso c’era un killer efferato. Alla protagonista comunicano la morte della madre e lei cerca in tutti i modi di trovare una soluzione al caso. Fiera e testarda non demorde, riesce a conoscere molte persone di Whitechapel, compresa sua zia. Per sapere come andrà a finire dovrete leggere questo avvincente romanzo che crea una storia nella reale storia. Personaggi sapientemente inventati si intersecano con quelli realmente esistiti in una Londra reale che brulicava di medium, veri o ciarlatani, per quanti fantasmi vagavano per i suoi quartieri. Nel quartiere di Whitechapel non era solo Jack ad uccidere, lui ha ucciso come un seriale per questo ha fatto scalpore e per aver preso dei pezzi dai cadaveri. Poteva essere un macellaio? Ma con i pezzi cosa ci faceva? Poteva essere un seriale come quelli famosi che ancora oggi esistono e in quel caso i pezzi potrebbero essere dei feticci con i quali un narcisista può godere del suo bel lavoro. Oppure poteva essere un medico! Uno di quelli, alla maniera di Leonardo, che sperimentava sui cadaveri, magari per un trapianto di organi o per creare un Frankenstein dopotutto il romanzo di Mary Shelley era stato pubblicato settant’anni prima! I due autori, che hanno dipanato una trama mettendo tutti gli ingredienti giusti per attirare il lettore e per non fargli staccare gli occhi dalle pagine, riescono anche ad incuriosire chi legge a tal punto che questi alla fine del romanzo inizia a farsi domande e a crere congetture sul possibile mestiere di Jack the ripper! Una lettura consigliata per moltissimi motivi tra cui svelare il vero volto dell’epoca vittoriana e mostrare comportamenti superficiali, schivi e ostili da parte di chi aveva un’altra facciata per un pubblico diverso!
Dettagli:
Genere: Mistery, Thriller
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 351 pagine
Editore: De Agostini
ISBN-13: 979-1221202410