I MAESTRI DEL GIALLO – STUART KAMINSKY

A cura di Luigi Guicciardi

Con il Maestro del Giallo di questo mese, ci prendiamo una piccola pausa dalla golden age del genere, cioè da quegli anni Venti e Trenta del secolo scorso così densi di grandi giallisti e di altrettanta nostalgia. Sì, perché l’autore di cui parliamo stavolta è il grande Stuart Melvin Kaminsky, nato a Chicago, Illinois, il 29 settembre 1934 e morto a Saint Louis, Missouri, il 9 ottobre 2009.

Stuart Kaminsky, dopo le scuole superiori, entra all’università dell’Illinois con una borsa di studio, non molto generosa ma per lui essenziale, in quanto i suoi genitori lavoravano entrambi ma non guadagnavano granché, e Stuart, per mantenersi agli studi, è costretto a fare lavori saltuari. Durante il periodo universitario scrive per il giornale scolastico, fino alla laurea in giornalismo nel 1957, cui segue un impiego come assistente e fotografo per l’United Press News Syndacate. Sei mesi dopo entra nell’esercito e presta servizio per due anni nella Valle della Loira in Francia, finché nel 1959 lascia l’esercito, si sposa e torna all’università dell’Illinois per prendere la laurea in letteratura inglese. Nel 1966 si trasferisce con la moglie e il figlio Peter (ne avrà col tempo altri tre, Lucy Irene, Toby Arthur e Natasha) ad Ann Arbor, nel Michigan, presso la cui università va a lavorare. Nel 1967 la famiglia Kaminsky torna però a Chicago, perché a Stuart è stato offerto un lavoro presso questo ateneo.

Durante questo periodo fonda e dirige il Film Review Digest, un giornale specializzato in cinema. Scrive inoltre le sue prime detective-stories, che vengono stampate in The Man from U.N.C.L.E Magazine, e anche cinque romanzi, nessuno dei quali però viene pubblicato. Tuttavia un altro racconto viene accettato dal The New Mexico Quarterly, e una sua commedia esce in First Stage, venendo poi adattata per la televisione dalla C.B.S.

Dal 1970 al 1972 lavora alla Northwestern University di Evanstone, Illinois. Si specializza in cinematografia e un suo saggio sul regista americano Don Siegel viene pubblicato nel 1972 da Curtis Books. Proprio nel 1972 è anche assunto dalla stessa università per insegnare storia e critica del cinema, incarico che ricoprirà fino al 1994 e a cui affiancherà la stesura di numerosi e apprezzati saggi e monografie: A Biographical Study of the Career of Donald Siegel and an Analysis of His Films (1972), American Film Genres: Approaches to a Critical Theory of Popular Film (1974), Clint Eastwood (1974), Don Siegel, Director (1974), Ingmar Bergman: Essays in Criticism (1975), John Huston: Maker of Magic (1978), Coop: The Life and Legend of Gary Cooper (1979). Amore per il cinema e la televisione, del resto, confermato da altri lavori precedenti e successivi: nel 1971 collabora con Don Siegel alla realizzazione del film Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo; nel 1984 con Sergio Leone alla stesura dei dialoghi di C’era una volta in America; nel 1981 scrive con Dana H. Hogdon Basic Filmmaking; nel 1988, con Mark Walker, Writing for Television; nel 1991 il saggio American Television Genres; fino alla stesura, negli ultimi anni di vita, di alcuni romanzi basati sulla serie televisiva americana CSI: New York.

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