Rubrica a cura di Roberto Gassi.
Biglietto da visita

Esperto in comunicazione, giornalista e scrittore. Laureato in Scienze della Comunicazione Sociale Istituzionale e Politica all’Università degli Studi di Bari. È autore del romanzo Giro Di Vita. Ha collaborato e collabora con varie testate giornalistiche e ha preso parte a vari progetti di comunicazione per enti e imprese. Ha fondato le case editrici Les Flâneurs Edizioni, Dots Edizioni, Latte di Nanna Edizioni e Fides Edizioni.
Alessio,
grazie di avere accettato il nostro invito e di averci concesso l’intervista che segue. L’intento di questa rubrica è scoraggiare chi ha un romanzo nel cassetto a tirarlo fuori per pubblicarlo, anzi, non solo consigliamo di tenerlo lì dov’è ma di chiudere a chiave il cassetto. Perché? Perché prima di pubblicare un proprio testo è importante conoscere cosa c’è dietro, i rischi nei quali si può incorrere, ma soprattutto perché quasi mai la scrittura viene associata alla parola lavoro. Ebbene sì, scrivere è un lavoro come tanti che comporta impegno, disciplina, sudore, concentrazione, passione e che coinvolge diverse figure professionali: case editrici, agenti letterari, editor, grafici, uffici stampa, blogger. Per questo terzo articolo abbiamo deciso di informare i possibili scrittori-avventori della bottega editoria sul lavoro degli editori. Non mi nascondo dietro un dito: tu sei il mio editore e ho scelto di coinvolgerti non per entrare nelle tue grazie come autore o per salamelecchi ma perché condivido alcuni (bada bene, ho scritto alcuni…) tuoi modi di pensare in merito alla professione dello scrittore, dell’editoria in generale.
Perché hai deciso di aprire una casa editrice? Qual è la tua visione?
Sono riuscito a trasformare la mia passione per i libri e per la scrittura in una professione. Oggi sono contento del mio lavoro, la mia società è florida, in continua crescita nonostante le difficoltà innegabili che ci sono nel mondo dell’editoria e nella mancanza di lettori. La mia visione? È sempre un bene che ci siano tante case editrici perché concorrono alla bibliodiversità.
Come si apre una casa editrice? Budget minimo iniziale, strumenti necessari?
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