Giallo Festival – Bologna 4 giugno 2022

di Manuela Baldi

Sabato mattina Bologna accoglie tutti con una cappa di umidità. Finalmente si torna in presenza per la terza edizione di Giallo Festival organizzato da Damster Edizioni  nella prestigiosa sede di Villa Benni.  3 giardini a disposizione degli incontri: il giardino Orsoni, il giardino dei Colli  e il giardino San Luca. Programma ricco di autrici e autori, la paura declinata in molteplici aspetti, contributi che escono dalla parola scritta per entrare nelle serie tv che tanto piacciono al pubblico (a questo proposito l’intervento del professor Gian Maria Anselmi è stato ricco di spunti per chi è amante delle serie tv). Una postazione per il progetto DETECt a cui ha partecipato l’Università di Bologna, che fra le altre cose ha realizzato una App gratuita che consente di visitare i luoghi del giallo nella città di Bologna. 

Le presentazioni e i dialoghi si sono occupati di tematiche differenti come le tante sfumature di genere,con un filone importante dedicato alla paura. Inevitabili gli spostamenti dell’ultimo minuto, le defezioni causa Covid (perché anche se non se ne parla è ancora presente) qualche cancellazione, non posso non ricordare la più grave, perché irrimediabile, nella sezione del giallo europeo era prevista la presenza di Domingo Villar, mancato due settimane fa a causa di un ictus. Grande sgomento in tutta l’organizzazione per un autore che aveva conquistato con il suo protagonista, Leo Caldes, tante/i lettrici/lettori italiani e si era mostrato entusiasta di partecipare al Festival. Le periferie del mondo, il giallo mediterraneo, quello europeo, la scuola dei duri, il giallo storico, le tecniche investigative, i fondatori del noir italiani, detective per caso, anima noir, gli altri temi declinati nella giornata. Naturalmente le novità in casa Damster nelle quali ha trovato spazio anche la presentazione di Noir in abito da sera, con la presenza di 4 su 11 autrici e del curatore dell’antologia. Prima presentazione di “Cambiare le ossa” di Barbara Baraldi per Giunti (il libro è uscito l’8 giugno). Gabriella Genisi, a conversare con Stefano Zanerini di “Terrarossa” (Sonzogno ed.) per il noir mediterraneo, nel giardino dei Colli, quello principale. Maurizio de Giovanni, impossibilitato a  di persona per la concomitanza della premiazione dei Nastri d’Argento è “intervenuto” con un contributo video registrato precedentemente e ha raccontato qualcosa della nuova avventura di Sara (Un volo per Sara, per la collana nero di Rizzoli). Per la sezione europea, bel dialogo con l’autrice norvegese Ruth Lillegraven (Fiordo profondo e Sangue del mio sangue per Carbonio editore) nuova voce del giallo scandinavo. Impossibile citare tutte e tutti e non volendo mancare di rispetto a nessuno voglio concludere con un nome su tutti: Loriano Macchiavelli, una colonna del noir italiano, lucido e coinvolgente come pochi altri.

Ottima l’affluenza di pubblico perfino nel momento dell’inaugurazione che ha visto la presenza della delegata del sindaco per i distretti culturali Città metropolitana di Bologna,  Elena Di Gioia che per prima ha sottolineato la forte presenza di pubblico. 

Giallo e Cucina partner dell’ evento era presente con alcuni collaboratori: Dario Brunetti al suo esordio come curatatore dell’antologia “Noir in abito da sera” , Paola Varalli in due distinti incontri, Gianluca Morozzi nell’incontro conclusivo, Luigi Guicciardi nella doppia veste di autore e relatore, Massimo Ghigi,  e chi scrive questo contributo.

Una sontuosa cena intervallata dalla premiazione dei vincitori dei concorsi (2021 e 2022) indetti dalla casa editrice Damster e con accompagnamento musicale ha concluso l’’intensa giornata.

Katia Brentani e Massimo Casarini i due soci della casa editrice, appaiono malvolentieri ma sono stati sempre presenti, lo staff, i  meravigliosi tecnici senza i quali nulla sarebbe possibile, Stefano Zanerini che è un grand’uomo e un ottimo regista, le collaboratrici del punto vendita, Mastro Pennello con le sue incredibili vignette e infine Giusy Giulianini, direttrice artistica del Festival e relatrice in innumerevoli incontri, sempre amabile e professionale, tutte e tutti loro hanno fatto un enorme lavoro e la risposta, in termini di pubblico presente, è stata un successo.

Da amante del genere, attendo la prossima edizione.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.