
Trama
Hulda, «la donna nascosta», cela un segreto già nel nome. Ruvida e ribelle, è tra i migliori investigatori della polizia di Reykjavík: a sessantaquattro anni, però, competenza e abnegazione non sono sufficienti, visto che ai piani alti c’è chi è ansioso di mandarla in pensione. Ma Hulda ha dato tutto alla carriera e la prospettiva di dover lasciare il lavoro a cui ha dedicato la sua vita la fa infuriare. Quanto si farà sentire la solitudine? Inevitabilmente, la porta si spalancherà ai vecchi demoni che lei ha sempre ridotto al silenzio. E allora le sue fughe tra le aspre montagne dell’Islanda, per respirare a pieni polmoni la durezza della sua isola, non basteranno più. Ottenuto il permesso di dedicarsi a un’ultima indagine, un cold case a sua scelta, Hulda sa perfettamente qual è il caso che vuole riaprire. Dieci anni prima, una giovane donna, arrivata dalla Russia con la richiesta di asilo politico, era stata trovata morta in una baia non lontana dalla capitale. Le indagini, ingarbugliate e chiuse sbrigativamente da un collega, non avevano portato a una vera soluzione, e ora Hulda vuole dare voce a chi è stato dimenticato troppo in fretta. Vuole la verità. E ha quindici giorni di tempo per trovarla.
Recensione di Marianna Di Felice
Lento è il passare delle ore a Reykjavik, tra il freddo, il sole di mezzanotte e il ghiaccio che silenzioso sovrasta le montagne o ricopre le valli. Lentamente scorre la storia come fosse un monologo con alcuni colpi di scena, se si può dire così, che riescono a scuotere il lettore rassegnato già a una fine silenziosa ed emozionante. Perché in effetti questo è quello che ho sentito nel percorrere la storia di Hulda e la sua ultima indagine. Mai mi sarei aspettata un finale del genere, forse perché abituata ad altri finali che in molti casi non corrispondono a quelli reali.
In questa storia il lettore riceve un colpo finale che lo lascia attonito, sperando fino all’ultimo in un colpo di scena che però non arriverà.
Una storia decisamente pregna di eventi tragici e drammatici, una storia che somiglia alla realtà nuda e cruda. In effetti questo autore sembra scrivere di casi reali più che di storie inventate. D’altronde il thriller è inventare la cronaca nera e questa è piena di casi che tolgono l’anima a chi li segue e a chi li scopre.
Come una ballata malinconica si snoda la vita di Hulda, un ispettore di polizia paragonabile ad un segugio che però non faceva branco con i suoi colleghi, anzi, sembrava una solitaria che seguiva le piste come un segugio. Vicina alla pensione perché aveva 64 anni, doveva far largo ai giovani così veniva “buttata” come fosse carta da mandare al macero. Eppure lei era molto di più di qualche giovane senza esperienza, o molto di più rispetto a colleghi che nemmeno sapevano fare il loro lavoro.
Il lettore lo vedrà nel cold case che Hulda sceglie, come contentino per aspettare le settimane che la separano dall’uscita di scena. Ma il suo capo non sa che lei ha scelto un caso portato avanti con pressapochismo l’anno prima e che riesce a mettersi su una buona pista, non senza incappare in deragliamenti che alla fine si scopriranno essere trappole.
Considerata appena, Hulda si fa strada nel caso scelto finendo in un buco nero nel quale rimarrà intrappolata.
La pensione alla fine era una buona scelta, insieme all’uomo al quale si era avvicinata dopo molto tempo dalla morte di un marito che aveva amato e che poi aveva silenziosamente odiato. Una vita difficile fin dalla nascita, ma portata avanti con rispetto e che finirà in pace.
Consiglio vivamente i libri di questo autore che riesce a catturare il lettore senza che questo se ne accorga e all’improvviso quest’ultimo sentirà una morsa stringerlo per ciò che sta leggendo e per quello che nella storia sta succedendo, come se il personaggio fosse un proprio amico, come se l’avesse conosciuto davvero, come se entrasse nel suo cuore anche se i personaggi dell’autore sono freddi all’apparenza, ma colmi di problemi che può avere qualsiasi persona reale.
L’oscurità avanza a Reykjavik anche se a rischiarare c’è il sole di mezzanotte, il torbido non può tornare limpido.
Dettagli:
Genere: Giallo
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 240 pagine
Editore: Marsilio (24 febbraio 2022)
ISBN-10: 8829712078
ISBN-13: 978-8829712076