Nelle Scarpe dello Scrittore – Viaggio 10.0 : Joe R. Lansdale

Rubrica a cura di Roberto Gassi

Vi propongo un ultimo viaggio nel mondo di Hap e Leonard, la coppia di detective più divertente del noir «made in USA». Questa terza fermata titola Il mambo degli orsi.

Che cosa aspettarci da questo terzo capitolo della saga?

Leonard, ricco omosessuale di colore, e il suo amico Hap, bianco, rozzo, campagnolo ma molto sveglio, sono dotati di una particolare abilità per cacciarsi nei guai. L’ex fidanzata di Hap, l’avvocato Florida Grange, è sparita mentre stava cercando di scoprire la verità sulla morte in prigione del figlio di un leggendario musicista blues. Visto che i poliziotti sembrano non arrivare a nulla, Hap e Leonard cominciano a indagare per conto proprio. Le tracce della ragazza conducono a Grovetown, una cittadina texana dove spadroneggia un gruppo legato al Ku-Klux-Klan, e dove i due investigatori capiscono subito di non essere i benvenuti…

Il mambo degli orsi (Ciclo Hap & Leonard Vol. 3) di [Joe R. Lansdale, Stefano Massaron]

«Ho vissuto con ciò che sono e con ciò che credo più a lungo di quanto abbia vissuto con te, molto più a lungo di quanto tu abbia mai dedicato un pensiero chiedendoti chi sei. Puoi anche essere qualcuno, nel profondo…» (frase di Leonard).

I dialoghi tra Hap e Leonard ancora una volta la fanno da padroni sulla trama, ipnotizzando, creando astinenza quando la storia termina, muovendosi sopra le righe senza alcuna volgarità. S’intuisce sin dal principio del romanzo un’introspezione dei due personaggi principali, una ricerca del proprio Io, che non emergeva nei due capitoli precedenti.E ancora: «E aveva ragione. Quello che interessava a me era vivere alla giornata, la sopravvivenza quotidiana, tutto qui. Quando ero giovane riuscivo ad avere delle prospettive, a guardare dietro gli angoli della vita. Ora, era già tanto se riuscivo a vedere a cinque centimetri dal mio naso».

Azione?

Tanta se confrontiamo questa storia a quelle lette in Una stagione selvaggia e Mucho Mojo.

Colpi di scena?

Arrivano proprio quando la soluzione sembra scontata e la mente si accomoda sul cuscino del “L’avevo capito io…”.

La principessa da salvare o da ritrovare?

L’avvenente avvocatessa Florida Grange: una dea nera. Personaggio che Lansdale ha deciso di portarsi dietro dal capitolo precedente Mucho Mojo.

Botte?

Da orbi…

Cosa c’entra il titolo? Cosa lega gli orsi e il mambo?

Beh questo dovrete scoprirlo da soli…

Come ho già scritto nel viaggio 9.0, i libri di Lansdale sono una mescolanza di generi frutto di una dieta letteraria molto variegata: infatti, in un’intervista, quando gli si chiede proprio di questo, cita Hemingway, London, Chandler, Steinbeck, Faulkner, Burroughs. Tenendo presente questi presupposti non ci meraviglia lo stile impeccabile ma l’inaspettato che ti spiazza, sia come trovate che come mix di vita, amore, sofferenza, sesso, violenza, ancora più esasperato rispetto ai primi due capitoli della saga. A questo aggiungete un sobborgo del Texas rimasto agli anni ’50, il Ku klux klan, il male del razzismo che ancora una volta Lansdale affronta e fa strisciare come un serpente nella trama descrivendo coloro che ne hanno fatto una religione e la praticano, come anime che non si curano dell’inferno che li aspetta.

Parole chiave: Texas, Florida, Mambo, ombre cinesi, Ku klux klan, corruzione, razzismo, birre gelate.

Non vi resta che indossare le scarpe dello scrittore e tenere il passo…

Consigli per la degustazione della lettura.

Piatto: Fagioli alla texana con pancetta.

Birra: Lucky Ol’ Sun (birra artigianale texana, una birra d’oro in stile belga prodotta dalla Ranger Creek Brewing & Distilling di San Antonio).

Sigaro: Coyol (Alec Bradley Cigars).

Link utili.

L’Espresso, intervista con Marco Damilano

Noir in Festival FILMHOUSETV

Allenamento sul controbilanciamento

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