I MAESTRI DEL GIALLO – ROY VICKERS

A cura di Luigi Guicciardi

Lo scrittore che riesumiamo, stavolta, dalla storia passata del Giallo è l’inglese William Edward Vickers (1889-1965), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Roy Vickers, destinato ad affermarsi su altri usati dallo scrittore nel corso della sua  lunga carriera (David Durham, Sefton Kyle e John Spencer), che lo vide autore di oltre sessanta romanzi gialli e ottanta racconti.

In gioventù Vickers studiò alla Charterhouse School e poi al Brasenose College di Oxford, che lasciò però senza conseguire una laurea. Successivamente studiò Legge per qualche tempo al Middle Temple, ma non esercitò mai la professione. Quando si sposò con Mary Van Rossem e nacque il loro unico figlio, la necessità di guadagnare lo indusse a lavorare come giornalista, stenografo, redattore di riviste e autore di articoli di saggistica, che vendette a decine di periodici. Tra il novembre 1913 e il febbraio 1917 uscirono sul “Novel Magazine” una ventina di suoi racconti, mentre nel 1914 Vickers pubblicò il suo primo libro – una biografia di Frederick Earl Roberts, uno dei maggiori generali britannici dell’epoca vittoriana (Lord Roberts: la storia della sua vita) – e nel 1923, con lo pseudonimo di David Durham, il suo primo romanzo (The Woman Accused).

Finalmente, nel settembre 1934, sul mensile “Pearson’s Magazine” apparve The Rubber Trumpet (La tromba di gomma), la prima di trentotto storie con protagonista il fittizio Department of Dead Ends. E proprio a questo racconto toccò in sorte di essere scoperto per caso dalla famosa coppia americana Dannay-Lee, vale a dire Ellery Queen, che lo fecero ristampare sull’”Ellery Queen’s Mystery Magazine”. Il favore con cui fu accolto dai lettori fece riemergere dall’oblio molti altri vecchi racconti di Vickers rimasti praticamente misconosciuti, anche a causa del tono realistico e compassato delle storie, molto diverso da quello brillante e sofisticato richiesto dalle riviste inglesi del tempo.

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