A cura di Marika Mendolia
– Ciao Rosario, presentati e parlaci un po’ di te.
Ciao Marika, un caro saluto a te e agli amici di Giallo e Cucina! Mi chiamo Rosario Russo, ho 34 anni e sono siciliano, precisamente di Acireale. Forse sarebbe meglio che mi definissi “siciliano di scoglio”, in quanto fortemente attaccato alla mia terra e poco propenso ad abbandonarla. Purtroppo il destino di noi giovani siciliani sembra essere quello dell’emigrazione e anche io a breve sarò destinato a partire verso altri lidi. Questa a mio avviso è la vera catastrofe.

– Da dove nasce la tua immensa ispirazione per le tue opere? Hai seguito un preciso schema espositivo o ti sei lasciato guidare dalle emozioni?
Direi un cinquanta e cinquanta. Scrivere significa estrapolare un contesto reale e aggiungere la propria creatività. Le emozioni sono fondamentali, è chiaro, se l’autore non si emoziona il lettore se ne accorgerà presto in quanto la scrittura risulterà piatta, però è altrettanto sacrosanta la progettazione narrativa. Prima di iniziare a scrivere c’è un lungo lavoro dietro che prevede lo studio dei personaggi e della trama. Ma anche questo è un atto creativo.
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