Gli occhi di Aisha – Jesper Stein

Trama

Axel Steen è vivo per miracolo e cerca solo un po’ di normalità. Ma la normalità non sembra essere il suo destino, e lui, poliziotto insofferente alle regole e alle ipocrisie del potere, virile e sentimentale, sensibile e violento, cammina su un confine incerto tra la felicità borghese e il richiamo dei suoi vecchi demoni. Sono passati due anni dallo spettacolare caso sotto copertura che gli è quasi costato la vita, e ora è alle prese con l’omicidio di un ex agente dei servizi segreti, donnaiolo impenitente, morto dopo aver subito terribili sevizie nel suo lussuoso appartamento in uno degli edifici più moderni e scenografici di Copenaghen. La vittima era coinvolta in un caso di terrorismo, e qualcosa dev’essere andato storto. I superiori di Steen, però, non sembrano intenzionati a facilitargli il lavoro, mentre i servizi segreti, con il pretesto di affiancarlo nell’inchiesta, in realtà la ostacolano. Si tratta davvero di sicurezza nazionale e rispetto verso le potenze straniere? E chi è Aisha, il cui nome continua a spuntare dai vecchi fascicoli segretati? Anche se le indagini entrano presto in conflitto con la sua vita privata, Steen è un uomo abituato a rendere giustizia alle vittime del crimine senza scendere a patti con la propria coscienza, qualunque sia il prezzo da pagare.

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Otto detective – Alex Pavesi

Trama

Per scrivere un giallo bisogna seguire regole precise. Ci devono essere almeno una vittima, due sospettati, un omicida e un detective. Grant McAllister, professore di matematica, ha messo a punto la ricetta del giallo perfetto e ha scritto sette racconti, ciascuno dei quali rivela un ingrediente. Questo venticinque anni fa, perché ora vive da solo su un’isola sperduta del Mediterraneo aspettando la fine dei suoi giorni. Finché non bussa alla porta Julia Hart, una editor brillante e ambiziosa che vuole ripubblicare il libro di McAllister e “rinfrescare” quei vecchi racconti gialli insieme a lui. Una coppia a dir poco curiosa: un autore che fugge dal suo passato e un’editor che invece è pronta a scandagliarlo. Più si inoltra nella lettura però, più Julia è preda dell’inquietudine: in quelle pagine ci sono troppe cose che non tornano, troppe incongruenze; difficile far credere a un occhio allenato come il suo che si tratti di semplici errori. Sembrano piuttosto indizi disseminati qua e là che fanno riferimento a un vero omicidio. Un omicidio rimasto irrisolto per trent’anni. Se Julia intende decifrare il mistero nascosto in quelle righe dovrà combattere contro un avversario molto astuto.

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Oggi parliamo con… Bruno Vallepiano

Intervista di Dario Brunetti e Gino Campaner (Gino dei libri)

Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina a Bruno Vallepiano, col suo ultimo romanzo Trappola per lupi e partiamo subito con la prima domanda:

1 DB – Mauro Bignami fa il suo esordio in Violazione di domicilio nel 2008, un professore di filosofia dotato di grande acume investigativo, come nasce l’idea di questo personaggio?

R-Violazione ha avuto un lungo travaglio. L’ho scritto infatti molto prima del 2008, quando poi venne pubblicato da Frilli. Della prima versione non ero soddisfatto ed il manoscritto è rimasto a lungo in un cassetto ed io ho continuato a scrivere altro; cose molto più “tecniche”. Quando, vari anni dopo, ho riletto la storia ho deciso di mantenerne il plot riscrivendola però completamente. La vicenda è ambientata in un piccolo paese e “l’investigatore” doveva essere credibile in quel contesto. Non poteva certo essere un detective convenzionale e la figura del professore che si occupa, per passione, di storia locale mi sembrava calzare bene. Così è nato Mauro Bignami.

2 GC – Trappola per lupi racconta una storia molto articolata con una trama complessa niente affatto banale. Leggendolo ho percepito proprio la tua sicurezza nello scrivere, la capacità di creare aspettative di mettere curiosità nel lettore. Quale situazione ti ha dato l’ispirazione per la storia raccontata, cosa ha provocato la scintilla da cui poi si è sviluppato il romanzo?

R- Come sempre le mie storie prendono spunto da un fatto di cronaca o da una questione sociale che mi colpisce particolarmente ed intorno alla quale costruisco poi la trama. Nella fattispecie ero stato colpito da un articolo di  MARCELLO FOA  che esordiva così: “I video di Al Qaeda? Così falsi da sembrare veri e commissionati non da Bin Laden, ma dal Pentagono, per il tramite dell’agenzia di PR britannica Bell Pottinger che per almeno cinque anni ha lavorato in Iraq su mandato del Dipartimento della difesa americano ottenendo un compenso di oltre 100 milioni di dollari all’anno. Totale: 540 milioni di dollari, una cifra esorbitante.”  Questa cosa mi aveva molto incuriosito ed avevo approfondito l’argomento senza ancora pensare al libro. Poi, anche sollecitato da alcuni miei lettori che caldeggiavano il ritorno di Mau e Ceci, ho costruito la storia proprio intorno a questa scabrosa vicenda. C’è poi un particolare in questa storia e cioè la vicenda dell’emigrazione dell’antenato degli Americani, che è riferita ad una cosa realmente accaduta. Membri della mia famiglia fecero veramente questo iter. Ora i discendenti vivono in parte in Cile ed in parte negli USA.

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Oggi parliamo con… Gianni Antonio Palumbo

Intervista a cura di Dario Brunetti e Marika Mendolia

Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina a Gianni Antonio Palumbo, col suo ultimo romanzo Per Luigi non odio ne amore e partiamo subito con la prima domanda 1 DB Come nasce il tuo romanzo corale, ci racconti qualcosa in merito alla sua stesura e al coinvolgimento dei personaggi? Nasce anche dall’esigenza di parlare della tua esperienza lavorativa attraverso un testo di narrativa pieno di misteri, una vera e propria fiaba nera?

Per Luigi non odio né amore ha avuto come suo primo nucleo il sogno di Mattiaall’inizio del romanzo. Un sogno realmente verificatosi, intorno al quale sono cresciuti il personaggio protagonista e i comprimari di questa storia. Più che l’esigenza di dar voce alla mia esperienza lavorativa – pienamente positiva e quindi del tutto lontana dai foschi scenari dell’Amaranta –, è stata viva nel romanzo la volontà di fissare su carta il frutto della mia osservazione del reale. La mia esperienza di docente e la dedizione alla ricerca mi hanno semmai spinto a puntare l’attenzione sui due istituti: l’Accademia Amaranta per i rampolli dell’élite e il Principe Amedeo per i ragazzi difficili. La stesura è stata laboriosa e ha caratterizzato quattro anni della mia vita. Il finale è cambiato più volte e i personaggi di Marta Salvo, il funzionario che aiuta il commissario Fano nelle indagini, e di Giulio, l’apparentemente angelico studente dell’Accademia, hanno assunto un peso crescente, mentre all’inizio erano più marginali.

2 MM Cosa ti ha spinto e in parte ispirato per la creazione di questa intensa vicenda dai tratti  fiabeschi e dal retrogusto oscuro?

Ho voluto riflettere su quanto l’ambizione possa diventare il principale movente di un essere umano, soprattutto nel caso di persone geniali frustrate da una nascita in condizioni sfavorevoli, come accade al professor Arturo Molteni, l’anima dell’Accademia Amaranta. Ho voluto inquadrare le vicende nel 1978, perché è stato un anno particolarmente critico per la storia italiana, con il caso Moro, le dimissioni del presidente Leone e la vicenda dei tre papi. Anno che, sia detto per inciso, è anche il mio anno di nascita. È nata così questa fiaba nera…

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LE SIGARETTE DEL MANAGER – Bruno Morchio

Trama

Un ingegnere che non è ingegnere, un manager che non è manager: chi è in realtà Oreste Mari, l’uomo sulle cui tracce si muove Bacci Pagano, inseguendo un vago odore di fumo e spinto da un’ossessione che lo induce a indagare senza la garanzia d’essere pagato? In una primavera piovosa, otto mesi dopo il crollo del ponte Morandi, il detective dei carruggi ripercorre avanti e indietro la valle del Polcevera e ne osserva le ferite, la bellezza e i gusci fossili d’un illustre passato che non c’è più. Nelle strade di quella periferia irriconoscibile sembra cercare il senso di quanto è accaduto negli ultimi trent’anni e l’uomo che sta cercando potrebbe forse fornire qualche risposta alle domande che lo assillano: Oreste Mari è nato in una famiglia operaia, ha rinnegato le sue origini facendo proprio il mito dei soldi facili degli anni Ottanta e ha finito per mettere la propria genialità al servizio della speculazione finanziaria e della criminalità. Distruttore e saccheggiatore di destini, lo definisce Bacci, che però intravvede il legame profondo che lo lega alla valle e alla sua gente, una sorta di anticorpo che potrebbe forse salvargli l’anima. E mentre si dibatte nel dilemma se associare o meno all’agenzia investigativa il fidanzato della figlia Aglaja, Bacci troverà nel luogo più disastrato della valle, la diga del quartiere Diamante, un nuovo amore di nome Giulia, maestra elementare che ha l’aspetto e i modi d’una guerrigliera coraggiosa. Con “Le sigarette del manager” Bruno Morchio dà voce a uno dei luoghi più tormentati della sua terra, a una generazione ferita ma orgogliosa, che non si rassegna a guardare indietro e non si abbandona alla nostalgia, convinta che della scomparsa del passato ci si può consolare, ma dalla sparizione del futuro non ci si riprende più.

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Gente sbagliata. La prima indagine di Jacopo Ravecca – Alessio Piras

Trama

Sullo sfondo di una Milano umida e nebbiosa, due netturbini trovano il corpo senza vita di un uomo. Si tratta di Francesco Ricciardi, manager caduto in disgrazia, alcolista redento, portato sulla retta via dal compagno della ex moglie, intrappolato in un destino paradossale che ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Il vice questore Jacopo Ravecca, il poliziotto incaricato dell’indagine, si spinge nei bassifondi di Milano, tra magnaccia e case d’appuntamento, per scoprire un intricato puzzle di una famiglia al di sopra di ogni sospetto. Le tessere che permetteranno di arrivare al colpevole sono uomini “normali”, quelli che sotto la giacca e la cravatta nascondono un cuore marcio.

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Andromeda – Gianluca Morozzi

Trama

Bologna, 2019. Nel salone insonorizzato di una villa sui colli c’è un uomo legato a una croce di sant’Andrea. Si chiama Dimitri. Di fronte a lui c’è Borg, come il tennista. Borg ha con sé una motosega e dei secchi di cemento. Quel che dice a Dimitri è semplice e terribile: “Io ti libererò senza farti niente, se solo ti ricorderai il mio vero nome. Pronuncialo, e non ti accadrà nulla. Altrimenti, ti farò a pezzi poco alla volta”… Per aiutare la memoria del terrorizzato Dimitri, l’uomo chiamato Borg comincia a raccontare.

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Enne – Valentina Durante

Trama

Colpito da un lutto improvviso e dolorosissimo, un uomo sceglie di cambiare drasticamente la sua vita e abbandona un prestigioso impiego da manager in una multinazionale per diventare codista: trascorre le mattine negli uffici pubblici, dove sbriga piccole incombenze per conto di altre persone mettendosi in coda al posto loro. La sua nuova quotidianità solitaria e ossessiva s’incrina il giorno in cui decide di esaminare meglio i pacchi che, ogni martedì, una cliente lo incarica di spedire. Perché gli sembra che abbiano a che fare con lui e con il suo passato? Un romanzo epistolare, una matrioska di storie che sostano sull’ambiguo crinale tra realtà e finzione ed esplorano l’amore nel suo complesso intrico di desiderio, rimorso e volontà di controllo.

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La teoria del moltiplicatore – Rossana Pessione

Trama

Sette giorni per svelare un mistero, per trovare Francesca che sembra stata inghiottita dalla nebbia del lago. Perché Giorgio si preoccupa tanto? Che rapporti ci sono fra l’Accademia di Anatomia e l’antico cenacolo dei Resurrezionisti? E se ci fosse un modo legale per far perdere le tracce di qualcuno? Per questo ha deciso di farsi aiutare da Sebastiano, il Segamorti. Un thriller che svela il sistema per cui resti umani vengono scomposti e venduti da organizzazioni criminali e che disseziona con cura i più gelidi sentimenti dell’animo umano.

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