Intervista a cura di Dario Brunetti e Marika Mendolia
Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina a Gianni Antonio Palumbo, col suo ultimo romanzo Per Luigi non odio ne amore e partiamo subito con la prima domanda 1 DB Come nasce il tuo romanzo corale, ci racconti qualcosa in merito alla sua stesura e al coinvolgimento dei personaggi? Nasce anche dall’esigenza di parlare della tua esperienza lavorativa attraverso un testo di narrativa pieno di misteri, una vera e propria fiaba nera?
Per Luigi non odio né amore ha avuto come suo primo nucleo il sogno di Mattiaall’inizio del romanzo. Un sogno realmente verificatosi, intorno al quale sono cresciuti il personaggio protagonista e i comprimari di questa storia. Più che l’esigenza di dar voce alla mia esperienza lavorativa – pienamente positiva e quindi del tutto lontana dai foschi scenari dell’Amaranta –, è stata viva nel romanzo la volontà di fissare su carta il frutto della mia osservazione del reale. La mia esperienza di docente e la dedizione alla ricerca mi hanno semmai spinto a puntare l’attenzione sui due istituti: l’Accademia Amaranta per i rampolli dell’élite e il Principe Amedeo per i ragazzi difficili. La stesura è stata laboriosa e ha caratterizzato quattro anni della mia vita. Il finale è cambiato più volte e i personaggi di Marta Salvo, il funzionario che aiuta il commissario Fano nelle indagini, e di Giulio, l’apparentemente angelico studente dell’Accademia, hanno assunto un peso crescente, mentre all’inizio erano più marginali.

2 MM Cosa ti ha spinto e in parte ispirato per la creazione di questa intensa vicenda dai tratti fiabeschi e dal retrogusto oscuro?
Ho voluto riflettere su quanto l’ambizione possa diventare il principale movente di un essere umano, soprattutto nel caso di persone geniali frustrate da una nascita in condizioni sfavorevoli, come accade al professor Arturo Molteni, l’anima dell’Accademia Amaranta. Ho voluto inquadrare le vicende nel 1978, perché è stato un anno particolarmente critico per la storia italiana, con il caso Moro, le dimissioni del presidente Leone e la vicenda dei tre papi. Anno che, sia detto per inciso, è anche il mio anno di nascita. È nata così questa fiaba nera…
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