Milano e i pensieri oscuri: La strana indagine del commissario Ferrazza – Alessandro Bastasi

Trama

Rincasando dopo una cena con il commissario Ferrazza, l’ispettore Ceolin si trova di fronte a una scena raccapricciante: sua sorella Teresa è stata uccisa a coltellate e poi impiccata alla ringhiera di una scala a chiocciola. Teresa, che in passato aveva aderito a ideali di sinistra, negli ultimi anni era diventata militante di un movimento di estrema destra, Supremazia Italia. Ed è in questi ambienti che iniziano le indagini per individuare l’autore o l’autrice dell’atroce delitto. Al centro dell’accaduto pare ci sia la scomparsa di un malloppo di cinquecentomila euro, una somma considerevole che fa gola a tante persone, a qualunque schieramento politico appartengano. In una catena di ulteriori omicidi, di fughe e ritrovamenti, di tradimenti e di rimorsi, il coro degli innumerevoli personaggi del romanzo disegna un universo umano e sociale al limite della disgregazione, all’interno del quale i nostri investigatori si muoveranno con estrema difficoltà. Un mondo amorale e autocentrato, permeato di individualismo e di opportunismo, a stretto contatto con un’ondata migratoria che lentamente sta cambiando i connotati della città, provocando violente reazioni contrapposte. Saranno l’amore di Laura e una notizia inaspettata che consentiranno a Daniele Ferrazza di uscire dal caso senza grossi contraccolpi, mentre chi apparirà fortemente abbattuto sarà l’ispettore Ceolin, e non solo per la tragedia che l’ha indirettamente colpito. Con “Milano e i pensieri oscuri” Bastasi si sposta dal noir classico dei suoi precedenti romanzi all’esplorazione di altri territori, dove non esiste un’univoca soluzione del caso: perché qui l’ambito dell’indagine è soprattutto il lato oscuro acquattato nella mente di ciascuno di noi, che ci spinge ad azioni e comportamenti anche in netto contrasto con i nostri convincimenti razionali.

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Dove crollano i sogni – Bruno Morchio

TRAMA 
Dalla periferia della Certosa il mare non si vede. Lì la gente tira a campare tra i capannoni dismessi della vecchia Genova operaia che ora non c’è più, all’ombra del grande ponte autostradale su cui s’infrange ogni occasione di riscatto. A Certosa non c’è nessun posto al sole per la diciassettenne Blondi che abita in un buco d’appartamento insieme alla madre, single trasandata che quando non lavora come infermiera in un ospizio, trascorre le serate a bere. L’esistenza della ragazza è tutta lì, inchiodata all’asfalto, tra le panchine dei giardinetti e il bar di Carmine, ritrovo degli ultras della Sampdoria, a bere e fumare con improbabili amici. Blondi ha una storia con il bello e inconcludente Cris, che sogna di comprarsi una moto e intanto passa da una canna a un “tirello” di ero. Lei, di sogni, ne ha altri. Vuole fuggire in Costa Rica per ricominciare. Servono i soldi, però. E l’occasione giusta. Gli scrupoli, invece, si dimenticano in fretta quando si è disposti a tutto – ma proprio a tutto – pur di scappare. Bruno Morchio riporta il noir nei sobborghi del Nord Italia, nelle strade dannate di quel Sud del Nord di cui Genova è la capitale. Con una lingua cruda e nuda stila la confessione in prima persona di un’umanità senza innocenza e senza speranza, per la quale nessun assalto al cielo è più possibile, e il vivere è come terra che trema, e frana, sotto i piedi.   

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ALLA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO…

a cura di Eleonora Zaffino 

Titolo – Una lacrima color turchese

Autore Mauro Corona

Trama

l giorno di Natale, in uno sperduto paesino di montagna sommerso come ogni anno da una fitta coltre di neve, accade un fatto sconvolgente: mentre la gente si dispone a mettere da parte i rancori, cercando di essere più buona almeno per le festività, le statuine di Gesù Bambino scompaiono misteriosamente da tutti i presepi. Le prime ad accorgersene sono tre madri di famiglia che, indignate, accusano i figli del furto. Quando però si sparge la voce che l’inquietante fatto non ha colpito solo quel borgo ma addirittura il mondo intero, la rabbia cede il posto al panico. Cosa può nascondersi dietro a un evento così assurdo e angosciante? L’umanità ha disperatamente bisogno di risposte. Teologi e satanisti, esperti e millantatori si lanciano in teorie e ipotesi. Non si arrendono di fronte a nulla, l’importante è individuare un colpevole. Ma la ricerca sembra essere destinata a non avere fine. Eppure basterebbe sottrarsi alla frenesia e riflettere per un momento in silenzio per rendersi conto che quel mistero ci coinvolge tutti. Se solo avessimo il coraggio di guardare dentro ai nostri cuori e interrogare le nostre coscienze…

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Paris Noir – Ida Ferrari

Trama

Gianluca, cassiere in una importante banca milanese, ha trovato il modo di appropriarsi dei soldi destinati agli sportelli bancomat della sua filiale. Greta, impiegata nella stessa banca, si impadronisce di un progetto abbandonato nel caveau e giudicato senza valore. I loro destini si incrociano in una Parigi scossa dagli attentati e dove la loro stessa vita è in pericolo a causa di un segreto custodito da Gianluca. L’entrata in scena di Simona Fontana e Paolo Bosco (già protagonisti de La Vincita) sembra rimettere ordine alla situazione: ma il loro intervento sarà risolutivo? Tra Milano e Parigi si dipana una storia in cui nulla è ciò che sembra e dove i colpi di scena si susseguono fino all’imprevedibile conclusione.

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L’ultimo Rintocco di Diego Pitea

Trama

“L’essenza del male ha preso forma umana”. È questo che pensa Richard Dale, psicologo e criminologo, entrando nella camera da letto di un appartamento alla periferia di Roma. A terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube. Del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: “Rosso”. A interpellarlo è Marani, il capo dell’Unità Analisi Crimini Violenti, per indagare sull’“Escissore”, un serial killer edonista, crudele e geniale, con il vezzo di lasciare sulla scena del crimine degli indizi che, opportunamente decifrati, permettono di risalire all’identità della prossima vittima. Coadiuvato dalla profiler Doriana Guerrera, Dale analizzerà, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall’assassino, ma quando tutto sembra aver fine avrà inizio il vero incubo, che lo porterà a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all’apparenza insolubile… fino allo scoccare dell’ultimo rintocco.

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I MAESTRI DEL GIALLO

a cura di Luigi Guicciardi

CARROLL JOHN DALY

Il giallista di cui intendiamo parlare questo mese – diciamolo subito – è un’autentica novità per la stragrande maggioranza dei lettori italiani, dal momento che nessuna delle sue opere (romanzi o racconti che siano) ci risulta che sia mai stata  tradotta nella nostra lingua. Memoria corta degli editori? Colpa delle mode narrative che cambiano? Un autore giudicato più importante sul piano dello sviluppo storico del Giallo che su quello della propria qualità letteraria? Tutto è possibile, ma la curiosità rimane.

Daly, nato a Yonkers (New York) il 14 settembre 1889 e morto a Los Angeles il 16 gennaio 1958, giunse alla letteratura dopo un lungo tirocinio nel campo teatrale, e iniziò la sua attività collaborando alla rivista Black Mask, la più leggendaria delle “Pulp Magazines”. Queste, com’è noto, erano pubblicazioni periodiche a basso costo diffuse negli Stati Uniti dalla fine degli anni Dieci, che raccontavano soprattutto avventure di detectives privati (privates eyes era il termine americano) e costituirono il banco di prova per un’intera generazione di scrittori, da Erle Stanley Gardner a Lester Dent, da Raoul Whitfield a Pail Cain a Frederick Nebel, per arrivare agli stessi Hammett e Chandler. Non va taciuto inoltre, tra parentesi, che le “Pulp Magazines” (a partire però dagli anni ’30) lanciarono anche una nuova voga letteraria, che si esaurì in breve ma trovò un più fertile terreno di sviluppo nel campo dei fumetti. Si allude al fenomeno dell’eroe-detective mascherato, i cui esponenti più significativi furono The Shadow, The Black Bat, The Spider, The Phantom Detective, The Masked Detective e altri ancora, ma che, tutti assieme, esulano da un discorso sulla letteratura gialla.

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Non svegliate don Eupremio – Vito Introna

Trama

Dalle parti di Savelletri (Br) Irma Battistelli, quindicenne figlia di operai, scompare nel nulla. Il corpo sarà ritrovato dopo un mese in un pozzo in disuso nelle campagne della vicina Fasano. Il proprietario del terreno, Don Eupremio Amoruso, è un mafioso novantenne esponente di una fazione dissidente della SCU e sta scontando l’ergastolo agli arresti domiciliari. Non avendo egli autorizzato l’omicidio, furente per lo sgarro, scatena la sua cosca alla caccia del pedofilo. Il maresciallo dei Carabinieri Alfonso Guarna, vedovo inconsolabile e da poco trasferito al Comando di Bari in seguito a un grave errore sul lavoro, è assegnato di rincalzo alla piccola tenenza di Fasano e subito si trova a fronteggiare il vecchio ma ancora lucidissimo boss. A Roma nella multinazionale dell’informatica Spire s.p.a. tre giovani e scalcinati manager laureati in legge aspettano con terrore l’ennesimo piano industriale, che probabilmente li priverà del posto di lavoro…

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FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI di Jane Corry

Trama

Ci sono tradimenti che continuano anche dopo la morte. Ci sono promesse infrante che spezzano il cuore.

Il giorno in cui riceve la comunicazione della polizia, Vicki, aromaterapeuta divorziata, non sa cosa pensare: il suo ex marito David, l’uomo che le ha rovinato la vita, che l’ha tradita e poi lasciata per la sua segretaria, proprio quando a lei era stata diagnosticata una forma di epilessia, è scomparso. La prima reazione è di sollievo: forse è meglio così. Ma quando tutti gli indizi fanno pensare che David sia morto, le cose si complicano. Vicki decide di affrontare Tanya, la nuova moglie dell’uomo, ma l’incontro finisce in un modo del tutto inaspettato. Cosa è successo realmente la notte in cui è scomparso David? Vicki si ritroverà a doversi difendere da un’accusa di omicidio. Come farà a dimostrare la propria innocenza, quando lei stessa non ne è sicura? La sua memoria è offuscata dalle medicine e dalla malattia…

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Un caso Maledetto – Marco Vichi

TRAMA

 Gennaio 1970. Il commissario Bordelli in aprile andrà in pensione, dopo quasi un quarto di secolo in Pubblica Sicurezza, e ancora non sa cosa aspettarsi, non riesce a immaginare come accoglierà questo totale cambiamento. Ma per adesso è in servizio, e il tempo per riflettere e farsi troppe domande non c’è: in una via del centro di Firenze avviene un omicidio brutale. Sarà proprio quel crimine odioso il suo ultimo caso? Ma soprattutto, riuscirà a risolverlo? Lui e il giovane Piras, che nel frattempo è diventato vice commissario, lavorano a stretto contatto, spinti come ogni volta dal senso di giustizia, ma in questa occasione anche dalla intollerabile inutilità di quell’omicidio. Passano i mesi, arriva la primavera, la data del pensionamento si avvicina. La relazione del commissario con la bella Eleonora sembra essere sempre più solida. Non mancherà la cena a casa di Franco Bordelli, dove come d’abitudine ognuno racconterà una storia. Ma una mattina il commissario riceve una telefonata dalla questura… un altro omicidio?

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L’ultimo a morire – Speranza

Trama

Alternando prosa e versi, senza censure né falsi moralismi, Speranza racconta il suo viaggio al termine della notte, la sua parabola umana e artistica tra la banlieue francese, la periferia campana e i campi rom, e il flow incandescente che dà voce come nessun altro alla rabbia, alla fame e alle passioni più profonde di una generazione.
Nato oltralpe da mamma francese e papà campano, Speranza è cresciuto in uno dei quartieri più poveri di Francia, Behren-lès-Forbach, sul confine con la Germania. È lì che ha imparato a stare al mondo in un modo diverso da tutti i suoi coetanei, e a sopravvivere nella miseria del ghetto, dove i criminali erano i modelli da seguire. Si è lasciato sprofondare nella normalità degli ultimi, dei dimenticati che affermano con la forza il proprio diritto a esistere, incanalando nella musica tutto il disagio di chi non ha regole da seguire, di chi nel peccato cerca anche la redenzione. Poi la disperazione l’ha spinto a tornare in Italia, per provare a raccontare la sua storia, e la storia di chi come lui non appartiene a nulla e non perdona nulla.

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