Oggi parliamo con… Diego Collaveri

Intervista di Dario Brunetti e Gino Campaner (Gino dei libri)

Diamo un caloroso benvenuto su Giallo e Cucina a Diego Collaveri, col suo ultimo romanzo Il passato ha un prezzo e partiamo subito con la prima domanda.

1 GC – La prima curiosità che mi viene da chiederti riguarda chiaramente il fatto storico a cui hai dato voce nel tuo romanzo. Come ne sei venuto a conoscenza? E perché hai deciso di renderlo parte cosi importante del libro e infine come sei riuscito a incastrarla nella tua indagine?

Grazie a Voi per l’opportunità di essere qui oggi. Ammetto che a questo giro ho avuto vita facile almeno dal punto di vista di come sono venuto a conoscenza di questo fatto. Luciano Donzella, presidente della scuola di magia La Corte dei Miracoli e con cui avevo collaborato per il precedente libro “Il commissario Botteghi e il mago – l’ultima illusione di Wetryk”, che è anche giornalista in pensione e grande storyteller di fatti strani e inspiegabili, mi chiamò per raccontarmi questa storia, dicendo che sarebbe stato un mistero da approfondire. Aveva poco materiale, risalente a diversi anni prima, ma dal fatto in sé capii subito essere veramente potente. Diciamo che il termometro con cui valuto l’interesse che un fatto storico potrebbe avere sul pubblico sono in primis io, perché se la cosa mi prende mi nasce violento il bisogno di raccontarlo e andare a fondo. Sono oltremodo curioso di carattere, mi piace farmi mille domande e quando mi sono risposto, me ne faccio altre mille, quindi una cosa del genere non poteva non far presa. Questo interesse mi spinge a una ricostruzione storica maniacale, spinto dal bisogno della ricerca della verità, cosa strana per uno che comunque “inventa” storie; d’altra parte ho sempre pensato che per rendere una trama credibile, specie se si toccano corde storiche, bisogna avere attinenze solide che fungano da collante con ciò che partorisce la mia fantasia. In questo caso, la storia si prestava a un parallelismo con la situazione sociale e politica attuale. Ritengo che questo sia il mio libro più sociale, dove esprimo la mia visione su ciò che ci sta accadendo intorno, ecco perché l’ho ritenuto così importante. Incastrarlo all’interno di una impalcatura investigativa non è facile ed è sempre una bellissima sfida in cui il mio pensiero è sempre rivolto al lettore, al gioco che si innesterà durante la lettura e a tutti i modi possibile per fregarlo (ride). In ogni caso, parlando di mero modus operandi, parto sempre dalla parte storica per costruirci intorno l’impalcatura dell’indagine, arricchendo dopo la trama con le caratterizzazioni dei personaggi.

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Cadaveri a sonagli – Christian Frascella

Trama

Metti una coppia di ladruncoli sgangherati, sicuri di avere in tasca il Grande Colpo; metti un marito fedifrago che non vede l’ora di liberarsi della moglie, tanto odiata quanto, purtroppo, ricca; metti un operaio indolente che si ritrova nel posto giusto al momento giusto. Lea, Nicola, Gianni e Rocco sono convinti di essere alla vigilia della vita che da sempre credono di meritare, ma usciti dalla villetta nelle Langhe in cui le loro storie si incrociano, proprio quel che sembra semplice e scontato innesca una valanga di imprevisti ed effetti collaterali che presto sommerge tutti. Complici un sovrintendente di polizia sotto esame, un accertatore dell’assicurazione senza niente da perdere e un mucchio di soldi di cui nessuno immaginava l’esistenza, questi nuovi, scurissimi Soliti Ignoti in due soli giorni scopriranno che il Destino ha molto più senso dell’umorismo e della perfidia di quello che crediamo.

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Rubrica “Alla ricerca del libro perduto” – Il diavolo sulle colline – Cesare Pavese

Trama

Tre giovani amici lasciano la città per una vacanza nella campagna piemontese e qui, tra gite, incontri, scoperte e avventure sentono prepotente la tentazione di violare la norma, di superare il limite, nella ricerca del vizio che porterà il più inerme, il più giovane a esserne travolto. Se dal tempo in cui è stato scritto “Il diavolo sulle colline” la giovinezza è cambiata, la paura del desiderio che Pavese racconta è ancora la stessa. E identiche sono le tensioni e le fragilità di un’adolescenza sognatrice, più portata a fantasticare che ad agire, in attesa di un evento straordinario che sconvolga la noia di giornate sempre uguali.

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Il segreto del mercante di libri – Marcello Simoni

Trama

Anno Domini 1234. Dopo due anni trascorsi presso la corte di Federico II, in Sicilia, il mercante di reliquie Ignazio da To­ledo torna in Spagna per una nuova, rischiosa impresa: trovare la Grot­ta dei Sette Dormienti. In questo leggendario sepolcro, sette martiri cristiani si sarebbero letteralmen­te “addormentati”, secoli prima, in un sonno eterno. Ma non è certo la ricerca di una reliquia a muovere il mercante, bensì il mistero dell’im­mortalità che pare nascondersi die­tro la storia dei Sette Dormienti. Gli indizi di cui Ignazio è in pos­sesso lo conducono tra Castiglia e Léon: la terra da cui viene e dove ha lasciato la propria famiglia. Al suo ritorno, il mercante è costretto però a fare i conti con spiacevoli novità, delle quali la prolungata assenza lo ha tenuto all’oscuro: Sibilla, sua moglie, è scomparsa, forse per sfug­gire a una terribile minaccia; Uber­to, il figlio, è rinchiuso in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo. Chi si cela dietro queste sciagure?
Forse un infido frate domenicano, confessore personale di re Ferdi­nando III di Castiglia. E una setta di vecchi nemici del Mercante: la Saint-Vehme…

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GLI ULTIMI GIORNI DI QUIETE – Antonio Manzini

Trama

Una mattina qualunque, per caso, Nora riconosce un volto in treno. È la persona che le ha distrutto la vita. Lei e il marito Pasquale sono i proprietari a Pescara di una avviata tabaccheria. E proprio in questa sei anni prima nel corso di una rapina un ladro ha ucciso il loro unico figlio Corrado. Nora non può credere che il carnefice di un ragazzo innocente – del loro ragazzo innocente! – possa essere libero dopo così poco tempo. Non può credere che la vita di suo figlio valga tanto poco. Ma è così, tra la condanna per un omicidio preterintenzionale e i benefici carcerari. Da questo momento Nora e Pasquale non riescono a continuare a vivere senza ottenere una loro giustizia riparatrice. Il marito cerca la via più breve e immediata. Nora, invece, dopo una difficile ricerca per stanare l’uomo, elabora un piano più raffinato. Paolo Dainese, però, l’omicida, si è sforzato per rifarsi una vita e, annaspando, sta riuscendo a rimettersi a galla.Da anni Antonio Manzini aveva in mente questa storia, tratta da un fatto vero. E ha voluto scrivere non un romanzo a tesi, ma un romanzo psicologico su tre anime e su come esse reagiscono di fronte a un’alternativa morale priva di una risposta sicura. E leggendo queste pagine si resta disorientati, non solo perché l’autore ha scritto una storia diversa dalle sue trame che ci sono più famigliari, ma soprattutto perché è riuscito a raccontare, dentro gli intrecci propri di chi è maestro di storie, l’impossibilità di farsi un giudizio netto. Impossibilità di chi legge, e di chi scrive; ma anche dei personaggi che vivono la vicenda. Questi possono scegliere (e le loro scelte sono diverse) ma perché costretti a farlo, così come la vita costringe. Questa specie di cortocircuito, tra ragione e vita, è il dubbio etico che Manzini esplora in tutto il suo spazio.

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Oggi parliamo con… Giovanni Lucchese

Intervista a cura di Marika Campeti

Buongiorno Giovanni, e grazie di averci concesso un po’ del tuo tempo. Noi di Giallo e Cucina abbiamo saputo che è uscito il tuo nuovo romanzo e volevamo farti qualche domanda per far conoscere al pubblico la tua scrittura.

“La sete” un titolo che richiama l’esigenza di colmare un bisogno primordiale legato alla sopravvivenza, parlaci delle trama e dell’idea ispiratrice di questo romanzo.

La sete è il nome che il protagonista del romanzo dà alla sua ossessione per il sesso occasionale. E’ una rabbia cieca che lo assale a qualsiasi ora del giorno e della notte, ne è completamente schiavo e, proprio come la vera sete, è un bisogno primordiale che può uccidere se non viene soddisfatto prontamente.

Stiamo vivendo da marzo un periodo di estrema difficoltà, in qualche modo la tua scrittura è stata influenzata dall’isolamento che si sta vivendo?

In tempi come questi avere un’inclinazione artistica, un progetto creativo, è un  salvagente al quale aggrapparsi per non annegare in un oceano di pensieri cupi. Una benedizione, in poche parole. E’ anche vero che il processo creativo, nascendo da dentro di noi, non può non venire inquinato dall’atmosfera emotiva che ci circonda. Tutto è più difficile, anche le azioni più semplici e benefiche. E’ stato come se i pensieri fossero rivestiti da un guscio rigido che ha richiesto un’energia maggiore per essere infranto. La tentazione di abbandonarsi alla pigrizia e trascorrere un’ora dopo l’altra sdraiato sul divano a fagocitare qualsiasi cosa passasse in tv è stata forte, e in alcuni momenti ha prevalso. Ma bisogna avere spalle larghe e braccia forti, soprattutto in periodi difficili, e imporsi dei ritmi di lavoro.

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Cercando Virginia – Elisabetta Bricca

Trama

Cortona, 1976. La luce è flebile, ma a Emma, rannicchiata nel fienile, basta per immergersi nelle pagine dei libri che è costretta a leggere di nascosto. Lontano dagli occhi del padre che la vorrebbe impegnata nelle faccende domestiche. Finora è riuscita a proteggere il suo segreto. Ma quando si rende conto di non poter più continuare, preferisce andarsene e accettare un posto da cameriera offertole da una ricca aristocratica di origini inglesi che si fa chiamare “signora Dalloway”. Per Emma quel lavoro rappresenta l’occasione unica di conquistare l’indipendenza. Ciò che non si aspetta è di trovare nella signora Dalloway un mentore, oltre che un’amica fidata. Fin dai primi giorni di servizio, la donna si accorge della curiosità che accende l’animo di Emma. È per questo che decide di proporle delle ore di lettura condivisa alla scoperta di una delle prime scrittrici femministe della storia: Virginia Woolf. Così, sfogliando “Una stanza tutta per sé”, “Le tre ghinee”, “Diario di una scrittrice”, Emma si nutre delle parole illuminate di Virginia e inizia a coltivare il sogno di una vita in cui è lei a scegliere il proprio destino. Ma per realizzarlo deve prima combattere contro chi tenta in ogni modo di ostacolarla e tenerla lontano dai libri. Solo così potrà davvero trovare la sua personale Virginia e, in lei, la voce per esprimere ciò che sente dentro. Elisabetta Bricca ci consegna un romanzo di formazione che è un inno al potere salvifico della letteratura. E insieme un elogio al coraggio di tutte le donne che sono disposte a sacrificare anche gli affetti e la stabilità di un’esistenza convenzionale per combattere l’ingiustizia e vedere riconosciuti e rispettati i propri diritti.

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I MAESTRI DEL GIALLO – MAURICE LEBLANC

A cura di Luigi Guicciardi

E’ stato notato da più parti come la letteratura popolare abbia conosciuto un periodo di grande fertilità nei primi due decenni del Novecento, con il diffondersi di quella singolare variante del mystery novel che è il romanzo d’avventure basato sulle imprese di un eroe-criminale. Largamente debitore anch’esso degli stereotipi del feuilleton ottocentesco francese, questo genere di romanzo – che per lo più si sviluppa in una serie di episodi concatenati – ha i suoi progenitori riconosciuti in Vidocq e poi nel Rocambole di Ponson du Terrail, oltre che in alcuni libri di Paul Féval. E gli epigoni sono il Fantomas di Allain e Souvestre, il Bulldog Drummond di McNeile, il Lupo Solitario di Vance, il Raffles di Hornung (su cui il nostro ritratto del mese scorso nei Maestri del Giallo), Godahl l’Infallibile di Irving Anderson, il Chéri-Bibi di Leroux e l’Arsène Lupin di Maurice Leblanc. E se s’è detto che Lupin fu la risposta francese all’inglese Raffles, il Lupo Solitario fu la risposta americana all’eroe di Leblanc, dando vita a quella che Francis Lacassin chiamò “l’intesa cordiale” fra la letteratura angloamericana e quella francese.

“I personaggi di Raffles e del Lupo Solitario rimangono probabilmente i più riusciti, e i loro autori i più fantasiosi e maturi, di quella confraternita di scrittori legati ancora a un gusto per l’avventura sensazionale dove sopravvive, nobilitata, la nostalgia per quanto di romantico e di anticonformista è presente nell’ideologia e nel costume di un’età ormai definitivamente trascorsa”: così l’esperto duo Di Vanni-Fossati nella loro Guida al “Giallo” (1980). Ma il personaggio tuttora più celebre resta quello di Arsène Lupin, creato dallo scrittore francese Maurice Leblanc nel 1905.

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Il passato ha un prezzo. Il commissario Botteghi e una brutta storia livornese – Diego Collaveri

Trama

Il geometra Morelli, responsabile comunale dei siti storici cittadini, viene trovato in casa pugnalato; nella mano fredda stringe un biglietto scritto in punto di morte con solo una parola: Botteghi. L’essersi scontrato con la vittima nel caso che lo aveva quasi distrutto, suona come un’accusa nei confronti del commissario, tornato sotto gli occhi di vecchi detrattori decisi a fargliela pagare. Tormentato più che mai dai fantasmi del passato, Botteghi non si dà per vinto e indagando risale a dei resti mummificati del secolo scorso rinvenuti da Morelli nella ristrutturazione della Dogana D’Acqua. Questo lo porta a inciampare in un atroce massacro avvenuto nel febbraio del 1919, sapientemente insabbiato da figure nascoste che da sempre muovono le viscere del potere cittadino. Quando capirà essersi già scontrato con quell’antica e oscura forza, Botteghi si renderà conto che la chiave della verità è nascosta proprio nel suo doloroso passato; basterà questo a salvarlo?

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L’ultimo processo – Scott Turow

Trama

Due uomini fuori dal comune, amici da un’intera vita – un famoso avvocato penalista e un celebre medico accusato di omicidio – nell’ultimo faccia a faccia in un’aula di tribunale. A ottantacinque anni, Sandy Stern, un famoso avvocato penalista con problemi di salute dovuti all’età ma la mente e lo spirito intatti, è sul punto di ritirarsi. Ma quando un suo vecchio amico, il dottor Kiril Pafko, acclamato Premio Nobel per la medicina, viene accusato di insider trading, frode e omicidio Stern decide di difenderlo, in quello che sarà il suo ultimo processo. In un caso che metterà in gioco la reputazione e la brillante carriera di entrambi gli uomini, Stern dovrà scavare nella vita di Pafko, andando oltre il fascino apparente dell’illustre ricercatore nella lotta contro il cancro e tutto ciò che pensava di conoscere dell’amico. Nonostante gli innumerevoli errori commessi, Pafko è innocente o le terribili accuse contro di lui sono fondate? Fino a dove Sandy Stern potrà spingersi per cercare di salvarlo ma, soprattutto, conoscerà mai la verità? Il dovere di difendere il suo cliente e la fiducia nella legge verranno messi duramente alla prova in un processo ricco di suspense e colpi di scena.

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