Oggi parliamo con… Emanuela Esposito Amato

Intervista a cura di Marika Mendolia

  • Buongiorno carissima, come prima cosa parlaci un po’ di te.

Certo, con piacere! Sono nata a Napoli sotto il segno della Vergine. Per lunghi periodi, durante e dopo gli studi universitari, ho vissuto e lavorato a Parigi. Ho condotto ricerche sul periodo letterario medievale in lingua romanza presso l’Université de la Sorbonne-Paris e la Bibliothèque Nationale de France . Considero la Francia la mia patria di “adozione intermittente”.

Poi sono tornata a Napoli, dove attualmente vivo e lavoro in qualità di docente di francese . Oltre alla passione per la scrittura,adoro la lettura, il cinema, l’arte e viaggiare.

Con qualche fallimento e tanta buona volontà mi piace anche mettermi alla prova ai fornelli! Ma per i dolci, a differenza di alcune delle mie protagoniste di racconti e del romanzo d’esordio Il Diario Segreto Di Madameb. sono proprio negata! Una volta degli amici mi hanno persino chiesto se non avessi sfornato una suola da scarpe al posto di una crostata!!!!

  • Da dove nasce e come si è sviluppata nel tempo la tua passione per la scrittura?

I primi incontri con la narrazione risalgono a quando io non frequentavo ancora la scuola! Mia mamma e mia nonna, ogni pomeriggio, mi insegnavano una lettera dell’alfabeto e me la facevano colorare e poi ripetere. Io adoravo quei pomeriggi e non vedevo l’ora di conoscere altre lettere, anche le più ostiche da pronunciare! Poi il miracolo è accaduto quando ho cominciato a mettere insieme le lettere e a scrivere prima singole, semplici parole, poi frasi con un minimo di senso.

Ricordo ancora, ed è passato un bel po’ di tempo, che, affascinata da quel mondo così vario e ricco di combinazioni , pensai che un giorno avrei scritto una storia…

E la cosa si è avverata. Dal mio amore per le lettere dell’alfabeto sono passata all’amore per la lettura. Sostengo che non si può essere buoni scrittori se non si ha un solido bagaglio costruito con le opere sia di autori classici che moderni. Io spazio tra vari generi, ma sicuramente il genere intimista è quello che più è vicino alle mie corde.

Ho cominciato a scrivere racconti. In apparenza mi sembravano slegati l’uno dall’altro perché, sebbene le tematiche fossero ricorrenti, ognuno di loro aveva un suo quid. Rileggendoli dopo molto tempo, e nel frattempo alcuni avevano anche ottenuto dei premi letterari, mi sono resa conto che avevano una tematica comune, quella femminile intimistica,e che malgrado le loro differenze sembravano essere percorsi da un sottile filo che li teneva insieme.

Poi mi sono voluta cimentare nella stesura di un romanzo. La sfida non è stata per niente semplice. Sono molto pignola e precisa quando scrivo e per il romanzo “Il diario segreto di Madame B.”, edito nel settembre 2018 da Alcheringa Edizioni, ho impiegato circa un anno per la documentazione, recandomi anche sui posti descritti per due volte, e poi due anni per la stesura e l’editing.

Anche in questo caso i personaggi mi sono venuti incontro da soli e quasi mi hanno guidato nelle molteplici stesure del romanzo. Talvolta dovevo tenerli a bada perché parlavano e agivano troppo velocemente e io non riuscivo a stargli dietro!

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