IL MATRIMONIO DEI SEGRETI – Samantha Downing

Trama

La nostra è una storia d’amore piuttosto ordinaria. Ho conosciuto una bellissima donna, mi sono innamorato perdutamente di lei. Abbiamo avuto due figli. E, come molte coppie, abbiamo finito per trasferirci in una bella villetta in un quartiere residenziale. La vita ci ha regalato l’opportunità di avere qualcuno con cui condividere ogni cosa. E così, quando ci siamo annoiati della monotonia quotidiana, abbiamo potuto contare l’uno sull’altra. Da fuori sembriamo una coppia normale. Potremmo essere i tuoi vicini; i genitori degli amici dei tuoi figli; i conoscenti con cui fai quattro chiacchiere al supermercato o gli amici degli amici con cui ogni tanto vai a cena. Ma tutti i matrimoni nascondono un segreto che li mantiene vivi. Un trucco grazie al quale l’unione tra due persone rimane salda e ardente come il primo giorno. Il nostro segreto è che ci piace uccidere.

 

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L’isola di Neve – Valentina D’Urbano

Trama

Un’isola che sa proteggere. Ma anche ferire. Un amore indimenticabile sepolto dal tempo. 2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico suo rifugio è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere, abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

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SHERLOCK HOLMES – NERO WOLFE, MITI A CONFRONTO

Articolo di Dario Brunetti

 

Cosa c’è di somigliante tra Sherlock Holmes e Nero Wolfe ? Tutto o meglio quasi tutto.

Arthur Conan Doyle e Rex Stout hanno creato due veri geni, delle menti sopraffine, perchè quando scende in campo la scienza della deduzione, per gli assassini non c’è scampo e si ritrovano inevitabilmente con le spalle al muro. Infatti la loro arte sta nel ragionamento, nell’analizzare, nel dedurre e nel sottoporre fino ad arrivare alla conclusione finale che porta a smascherare l’omicida.

Nel primo capitolo del celebre romanzo “Il segno dei quattro”, Sherlock Holmes dà una lezione al suo fido collaboratore Watson della maniera in cui si deducono le cose cercando di sviscerarle e scomporle al meglio arrivando alla spiegazione finale o meglio alla risoluzione dell’enigma, attraverso la logica e al ragionamento o meglio a come lui la chiama la scienza della deduzione.

Dove c’è genio c’è sregolatezza  perché entrambi sono personaggi scorbutici forse odiosi ma nello stesso tempo affascinanti.

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Il macellaio – Sandor Màrai

Trama

Otto, il protagonista di questo racconto che segnò l’esordio letterario di Márai, è un formidabile, agghiacciante esempio di abiezione spontanea, naturale e ragionevole: uccidere animali in un mattatoio o soldati nemici in guerra non fa una grande differenza per lui, anzi corrisponde a una sorta di vocazione. Che si manifesterà in seguito in una forma brutale. Anticipando la Figura di Moosbrugger, il memorabile criminale dell'”Uomo senza qualità” di Musil, Márai ha saputo concentrare in un personaggio l’incontenibile sommovimento psichico che condusse alla prima guerra mondiale e devastò gli anni successivi. Ma racconta tutto questo con la pacatezza, lo scrupolo e la concisione di un cronista – come qualcosa che appartiene a una nuova, terrificante normalità.

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ALLA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO… Mary Poppins – Pamela L. Treavers

Trama

Londra primi anni del novecento. La famiglia Banks è in crisi poiché i figli maggiori, Jane e Michael, fanno fuggire tutte le tate assunte dai genitori, che non hanno tempo per dedicarsi ai figli.

Un giorno, una strana donna arriva volando dal cielo attaccata ad un ombrello e si presenta alla loro porta, con l’intento di essere la nuova governante dei quattro bambini. Ella si presenta come Mary Poppins, e la signora Winifred Banks, la madre, la assume subito. La strana donna si rivela essere severa ed austera, ma con un cuore buono ed un pizzico di magia: sa infatti far levitare gli oggetti e parlare con gli animali.

Ma appena cambia il vento, Mary Poppins vola in cielo con il suo ombrello, non saluta i bambini ma lascia a ognuno un ricordo di sé.

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La promessa dell’assassino – Teresa Driscoll

Trama

Doveva essere il loro segreto. Non avrebbero mai dovuto raccontare la verità su ciò che avevano fatto. Trent’anni dopo, Beth e Sally sono quasi riuscite a lasciarsi il passato alle spalle. Hanno perso i contatti con Carol, ma il patto tra di loro è ancora valido e, nonostante gli incubi continuino a tormentarle, non hanno mai parlato dell’accaduto con anima viva. Quando però novità scioccanti minacciano di riportare a galla la verità, Beth e Sally capiscono che non è più possibile far finta di nulla e assumono un investigatore privato per rintracciare Carol, ormai diventata un’estranea, prima che il loro crimine venga scoperto. Ora non sono più tre adolescenti spaventate. Adesso hanno tutto da perdere. Specialmente Beth, che intende proteggere la sua famiglia a ogni costo. E persino la promessa di non rivelare mai l’accaduto potrebbe essere messa in discussione. Ma c’è qualcuno che le osserva ed è disposto a fare qualunque cosa per impedire che parlino.

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Rubrica “Palato da detective”, n° 8 NE UCCIDE PIÙ LA GOLA

 

Articolo di Enrico Luceri

 

Achille van Golk è l’eccentrico, esigente, infallibile editore e direttore della rivista londinese di alta arte culinaria Lucullus. Un uomo di gusti raffinati, che ha appena avuto l’onore di organizzare un pranzo di gala nientemeno che a Buckingham Palace. Un privilegio che ha dimostrato di meritare reclutando i quattro chef internazionali in grado di cucinare per la corte inglese un menù all’altezza della situazione: il piccione in crosta del tedesco Ludwig Kohner, l’aragosta dell’italiano Antonio “Nutti” Fenegretti, l’anatra pressata del francese Jean-Claude Moulineax, e come dessert la rinomata Bombe Richelieu della canadese Natascha O’Brien.

Appare stravagante e quasi improbabile che un simile gourmet sia proprio britannico, visto che la sua terra non possiede la tradizione gastronomica, per dire, di Italia e Francia, ma tant’è. Può accadere più facilmente se si tratta di un romanzo, anzi di una ricca e godibile pietanza narrativa scritta dalla coppia di autori americani Nan e Ivan Lyons, moglie e marito nella vita, e servita sulla tavola apparecchiata dei lettori con ineccepibile garbo.

Pubblicato in Italia da Sonzogno nel 1978 con il titolo Cadaveri su piatti di classe (in originale, Someone is killing the great chefs of Europe), il romanzo è una divertente variazione del classico giallo rosa, con una singolare ambientazione in altolocati ristoranti dove si pratica l’alta cucina. Una trama ispirata forse involontariamente a un modello autorevole come l’indagine dell’ineffabile detective privato Nero Wolfe per risolvere il delitto commesso alla riunione annuale dei Quinze Maitres (Alta cucina, di Rex Stout), ma coniugandola con un brio, una verve, una girandola di allusioni e calembour talmente frizzanti da somigliare al delicato perlage di uno champagne millesimato. La suspense di conoscere la verità e l’identità dell’assassino è invece solo un pizzico, perché i lettori la apprendono fin dai primi capitoli.

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Nero come la notte – Tullio Avoledo

Trama

«Se la vita è un piano inclinato, sul quale la tua caduta si fa sempre più veloce, dev’esserci un momento in cui invece di continuare a rotolare puoi fare uno sforzo e spostarti di lato per cadere dal bordo, giù nell’abisso che cancella ogni colpa»
Sergio Stokar era un buon poliziotto. Forse il migliore a Pista Prima, degradata ma ancora grassa città del Nord-Est. Fino al giorno in cui, senza saperlo, ha pestato i piedi alle persone sbagliate. Così qualcuno l’ha lasciato, mezzo morto, sulla porta dell’ultimo posto in cui avrebbe voluto finire: le Zattere, un complesso di edifici abbandonati dove si è insediata, dandosi proprie leggi, una comunità di immigrati irregolari. Quel rifugio dall’equilibrio fragile e precario – con la sua babele di lingue, razze e odori – normalmente sarebbe un incubo per uno col credo politico di Sergio. Ma è un incubo in cui è costretto a rimanere, adattandosi a nuove regole e a convivere con una realtà che un tempo avrebbe rifiutato. Per poter stare al sicuro, è diventato “lo sceriffo delle Zattere”: mantiene l’ordine, indaga su piccoli reati. Finché un giorno il Consiglio che governa il complesso gli affida un incarico speciale. Alcune ragazze delle Zattere sono state uccise in modo orribile, c’è un assassino in agguato, e solo un poliziotto abile come Sergio può scovarlo, con il suo fiuto e le sue conoscenze, ma soprattutto grazie a un’ostinazione che lo trasforma in un autentico rullo compressore. In un’Italia appena dietro l’angolo – l’Italia di dopodomani, che ci indica con chiarezza dove sta andando il nostro paese – Sergio Stokar deve tornare dal regno dei morti e rimettersi a indagare, frugando nel passato e negli angoli più in ombra della sua città, per scoprire, alla fine, che forse l’indagine è una sola, e che l’orrore si nasconde in luoghi e persone insospettabili. Tutto è legato da un filo. Un filo nero come la notte, rosso come il sangue. Perché in un mondo che ha fatto dell’avidità il suo credo non esistono colpevoli e innocenti, ma solo infinite sfumature di male. Tullio Avoledo esordisce nel noir con un romanzo vorticosamente appassionante e di grande attualità, che non teme di calarsi nei recessi più oscuri di una società rabbiosa e corrotta.

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Ti consiglio un film tra un libro e l’altro… Cenerentola II

Cenerentola II

A cura di Mariagrazia Talarico

 

“Cerentola ll”da poco è diventata maggiorenne, infatti la prima uscita è stata nel 2002, il 23 febbraio negli Stati Uniti. Pochi rispetto all’ultra centenaria Cenerentola.

I Registi: John Kafka, Darrell Rooney hanno dato vita al sequel della storia amata dalle bambine e donne del piata Terr. Serie cinematografiche: Cinderella Film Series.

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Il giallo di Villa Nebbia – Roberto Carboni

Trama

Piero Bianchi non è ben visto nel paese in cui vive. Sua moglie si è suicidata e lui ha fatto a lungo abuso d’alcol, i compaesani lo considerano un assassino. E così, quando viene a sapere che in un luogo chiamato Villa Nebbia cercano un custode, si presenta per avere il lavoro. A riceverlo è un avvocato, Emidio, ex marito dell’anziana proprietaria della villa, uscita dopo anni dal manicomio. Di lei si occupa la giovane Mariasole: le due donne sono le uniche abitanti di Villa Nebbia. Piero non desidera altro che un po’ di tranquillità e quella residenza spettrale, costantemente avvolta dalla foschia, sembra proprio fare al caso suo. Una volta stabilitosi lì, però, la nebbia non smette di tormentarlo. E in quella nebbia ha sempre l’impressione che qualcuno lo osservi: sente strani ticchettii sui vetri e, soprattutto, comincia ad avere l’impressione che a Villa Nebbia ci sia un’altra presenza, oltre a Mariasole e Ilde… Possibile che si stia solo lasciando suggestionare dalle voci inquietanti che si rincorrono su quel luogo?

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