a cura di Alessandro Noseda
Abbiamo il piacere di accogliere nella nostra cucina/fucina Thomas Melis, in libreria con “Nessuno è intoccabile”.
Breve biografia per i pochi che non lo conoscono ancora ( Thomas correggimi se sbaglio qualcosa): Sardo di Tortolì, ha quarant’anni. Ha studiato a Firenze e Bologna. Si è occupato di progettazione e consulenza aziendale. Attualmente fa il copywriter, il creativo per aziende attive sul web e collabora con gli amici di MilanoNera. Ha all’attivo due bei romanzi che, fossi in voi non mi farei scappare. Tutto giusto?
T.M.: Tutto giusto. Ne approfitto per ringraziare tutta la vostra cucina/fucina e salutare i vostri lettori.
Benvenuto! Come sai, qui parliamo di libri mentre cuciniamo. Cosa ci prepari?
T.M.: Beh, da buon sardo mi piacerebbe farvi assaggiare della carne di maiale arrosto, ma visto che siamo nel chiuso di una cucina, niente di meglio che un regale chuletón di Rubia Gallega accompagnato da patate al forno.
Infilati un grembiule e apri una boccia. Cosa preferisci? La cantina è piena.
T.M.: Resto fedele allo stile del nostro banchetto, quindi stappo un rosso prodotto nella Rioja Alta.
I tuoi romanzi hanno avuto un buon successo di critica e pubblico. Qual è la tua ricetta?
T.M.: La ricetta è molto semplice: studiare, studiare e ancora studiare. È fondamentale analizzare ogni aspetto: dal lavoro degli autori che hanno trattato un tema affine a quello che s’intende sviluppare, al materiale documentale o di saggistica utile a rendere la storia credibile. Personalmente possiedo un background accademico basato sullo studio delle relazioni internazionali, un campo dove si tende a consultare e confrontare tantissime fonti diverse. Nel corso del tempo mi sono quindi accorto di preparare i romanzi impiegando metodi molti simili a quelli appresi e utilizzati all’università. Credo che qualsiasi tipo di riconoscimento ricevuto dai miei libri sia derivato principalmente da questo tipo di lavoro.