LA VITA DENTRO IL RETTANGOLO DI UN TAVOLO
Valerio Varesi, il commissario Soneri e i sapori di Parma
Parma ducale, dei Farnese e dei Borbone (Fig.1 – Il Palazzo e il Parco ducale) ; Parma la piccola Parigi, per la raffinata corte di Maria Luisa d’Austria
(Fig.2 – Maria Luisa d’Austria);
Parma scrigno di tesori artistici, la Cattedrale e il Battistero, La Pilotta e il Teatro Farnese, il Palazzo e il Parco ducale, gli affreschi del Correggio
(Fig.3 – Gli affreschi nel Duomo del Correggio) Correggio e del Parmigianino;
Parma della musica, dove ogni anno potenti vibrano gli accordi di una ricca stagione lirica e del Verdi Festival
(Fig.4 – Teatro Regio);
Parma delle lettere, celebrata tra le pagine di Stendhal (Fig.5 – La Certosa e Stendhal) e di Proust, dove approdarono anche Byron e Dickens;
Parma Capitale Italiana della Cultura per il 2020 (Fig.6 – Capitale della Cultura 2020), capace insomma di interpretarla nel suo senso più esteso e produttivo.
Parma degli scandali (Fig.7 – Parma degli scandali): dal dissesto Salamini al primo grande giro di tangenti ai partiti;
poi Bubi Bormioli e il suo peccaminoso amore per Tamara Baroni;
l’omicidio dell’industriale Carlo Mazza;
il crac Parmalat.
Parma di nebbie e di delitti (Fig.8 – Parma e la nebbia), dove le brume stagnano lungo il torrente che la traversa o si avvinghiano alle sue colline, evocando timori indefiniti, suggestioni inquietanti, superstizioni antiche, segreti sfuggenti
Valerio Varesi (Fig.9 – Valerio Varesi) – parmense di adozione per essere approdato a Parma, a soli tre anni, dalla natia Torino – di quelle atmosfere e di quei misteri è splendido interprete, nelle ormai quindici indagini che hanno per protagonista Franco Soneri (Fig.10 – Luca Barbareschi nei panni del commissario Soneri).
Il commissario è uomo di poche parole, schivo, segnato dalla vita, disilluso forse, che nel corso degli anni (la sua prima apparizione risale al 1998, anno di uscita per Moby Dick di Ultime notizie di una fuga) è sprofondato in una realtà sociale e criminale in continuo divenire, che lo disorienta e che stenta ad accettare, un palcoscenico sul quale “gli attori sono piombati
[all’improvviso] da altre compagnie e parlano lingue sconosciute” (Il commissario Soneri e La legge del Corano, Frassinelli, 2017).