La notte allo specchio – Adriana Mazzini

Trama

Hellen Alice Brown è una profiler. Era una delle migliori, nel suo lavoro, collaborava con successo a un’unità anticrisi della Omicidi. Finché un fatto ha sconvolto la sua vita. È stata rapita da un serial killer, che l’ha tenuta prigioniera assieme alla figlia della sua migliore amica. E poco importa che si siano salvate. Il prezzo pagato è stato comunque troppo alto. Così Hellen ha rinunciato al suo primo nome e alla sua vita. Ora è solo Alice, e vive a Torino, dove lavora come ricercatrice per le Nazioni Unite. Un’esistenza piatta e solitaria. Ma l’uccisione di una ragazza la riporterà in un mondo di morte e pulsioni profonde. Controvoglia Alice accetta di partecipare alle indagini in un susseguirsi di morti misteriose, forse opera di una setta religiosa, legata alla simbologia della Sindone. O di un serial killer. Sulle strade percorse da un’umanità dimenticata e penetrando i segreti dell’alta società, Alice dovrà rendere conto degli errori commessi in passato e provare a scoprire una terribile verità. Accanto a lei Nunzi, un commissario disilluso e incapace di superare la morte della moglie.

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Il sentiero dei figli orfani – Giovanni Capurso

Trama

In un’estate torbida agli inizi degli anni Novanta, il giovane Savino si affaccia all’età acerba dell’adolescenza come si affrontano i sentieri in salita del suo paese, San Fele, in Lucania, tanto in alto che gli altri sembrano “presepi accartocciati”. Da “principiante della vita”, scruta senza troppa curiosità il carattere malinconico del padre Michele, quello un po’ bizzarro dello zio Gaetano, da cui ha ereditato il “demone del dubbio”, e si lascia rasserenare dai modi placidi della madre Carmela; un ménage familiare, il suo, animato da duelli verbali con il fratello Aldo, dal ricordo di antenati sconosciuti e dalle scorribande con Radu, detto Anguilla. L’idillio verrà spezzato dalla frequentazione di Adamo, forestiero con alle spalle una figlia perduta e il buio della galera, che concretizzerà un processo di crescita assieme all’infatuazione per la bella Miriam, ragazza di città audace solo in apparenza. Su uno sfondo pietroso ma vivido, si apre uno scorcio di vita che è quella degli orfani della Lucania, di coloro, cioè – e Savino non farà eccezione – che dopo un’adolescenza passata a chiedersi cosa sia il futuro lasciano la propria terra ma non abbandonano le loro radici.

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I MAESTRI DEL GIALLO a cura di Luigi Guicciardi – DOROTHY SAYERS

Dopo tanti giallisti, ritratti nei mesi scorsi, in parte dimenticati dai lettori contemporanei, ecco stavolta una firma inglese che non esige particolari sforzi mnemonici, risultando tuttora una delle più popolari scrittrici di romanzi polizieschi dopo Agatha Christie grazie al suo personaggio, a sua volta celeberrimo, di lord Peter Wimsey. La definizione di giallista, tuttavia, appare riduttiva nei confronti delle molteplici attività culturali della Sayers, che fu via via – nei 64 anni della sua vita – insegnante di letteratura, redattrice pubblicitaria, poetessa e drammaturga d’àmbito religioso, traduttrice, saggista e critico letterario. Interessi culturali diversi, quindi, e diverse tipologie di opere, su cui peraltro non ci soffermeremo, non rientrando nei confini del genere Giallo, fatta eccezione solo per la straordinaria opera di traduzione e commento della Divina Commedia del nostro Dante Alighieri, che fin dalla giovinezza aveva affascinato lei, una delle prime donne laureata con lode a Oxford in letteratura medievale nel 1915. Avviata a metà degli anni Trenta, e sentita come una “missione sacra”, la traduzione della Commedia si arrestò agli ultimi canti del Paradiso a causa della morte della Sayers, avvenuta a Witham il 17 dicembre 1957. Per la cronaca, l’Inferno (I: Hell) apparve nel 1949, il Purgatorio (II: Purgatory) nel 1955, e il Paradiso (III: Paradise) – incompiuto e completato da Barbara Reynolds – nel 1962, meritandosi l’apprezzamento di Umberto Eco, che in Mouse or Rat? (London, 2003) attribuì alla versione della Sayers la palma di miglior traduzione in lingua inglese, “nel mantenere almeno gli endecasillabi e la rima.”

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Il club del pranzo della domenica – Juliet Ashton

Trama

Quasi tutte le domeniche Anna e la sua famiglia allargata si riuniscono per il brunch. Si parla, si ride e si mangia sempre troppo. Alcune volte le cose davvero importanti rimangono non dette, altre invece si pronuncia la frase sbagliata al momento sbagliato. Fa tutto parte del loro appuntamento settimanale. Seduta tra l’ex marito e il nuovo compagno, Anna sta ancora facendo i conti con l’idea di una gravidanza inaspettata all’età di quarant’anni. Intorno al tavolo ci sono anche sua nonna, i suoi fratelli e un ricordo del passato troppo terribile da affrontare. Tutto si mescola con il tintinnio allegro delle posate, i profumini delle pietanze appena uscite dal forno e qualche immancabile macchia sulla tovaglia. Ma quando una lettera viene recapitata, costringendo Anna a fare i conti con il suo passato doloroso, persino l’atmosfera calda e accogliente della tavola domenicale potrebbe non bastare. Riuscirà a conciliare quel che è stato con il futuro?

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Sotto il caldo sole della Grecia – Linn B. Halton

Trama

Occuparsi di sua figlia, dedicarsi al lavoro e ottenere al più presto il divorzio dal suo ex: queste sono le priorità che Leah si è data. Anche se rischia di rinunciare a qualcosa, è sicura che sia la strategia migliore per curare il suo cuore dopo la fine di un matrimonio. Ma le cose sono destinate a cambiare. Quando il suo blog si aggiudica un prestigioso premio, Leah viene letteralmente inondata di inviti a recensire le più esclusive destinazioni di tutto il mondo. All’inizio è restia ad accettare, ma in fondo che male c’è a godersi un po’ di quell’inaspettato relax? La prospettiva di panorami mozzafiato e squisiti cocktail di benvenuto è decisamente allettante. Così, dopo averci riflettuto, decide di imbarcarsi in un’avventura tra le isole greche. Quello che non sa è che – complice quel mare azzurro e quel sole abbagliante – il suo cuore potrebbe ricominciare a battere…

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Del dirsi addio – Marcello Fois

Trama

Quando s’imbatte nel caso del piccolo Michele, scomparso dall’auto dei genitori in un’area di sosta senza lasciare traccia, il commissario Striggio sta attraversando un periodo piuttosto complicato. A casa, Leo vorrebbe che lui la smettesse di nascondere il loro amore, soprattutto al padre. E il padre, dal canto suo, sta per arrivare da Bologna con una notizia sconcertante. La sparizione di Michele – un bambino “speciale”, dotato di capacità di apprendimento straordinarie e con seri problemi di relazione – è un ordigno destinato a far deflagrare ogni cosa. A riattivare amori, odii, frammenti di passato che ritornano: perché in gioco è soprattutto l’umanità, in tutte le sue declinazioni. E forse la soluzione può venire più facilmente proprio dalla dimensione interiore che dagli snodi di un’indagine tradizionale. Per questo, mentre indaga, il commissario vive, pensa, si distrae, si perde. Così gli altri intorno a lui. Fois scolpisce una galleria di personaggi tridimensionali e vivi: gli abitanti della sua storia si scoprono deboli e spesso bugiardi, capaci di rancore ma al contempo in grado di perdonare e di piangere le loro manchevolezze. Genitori, figli, fratelli, colleghi e amanti: tutti partecipi di un mistero che sta ben attento a nascondere la propria soluzione fino alle battute conclusive.

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Una Favolosa Estate di Morte – Piera Carlomagno

Trama

Accadono fatti terribili nella terra di mezzo tra Matera e Potenza, frontiera selvaggia che si ripiega su se stessa come le ripide gole che la solcano. E così una notte di giugno, nei calanchi vicino Pisticci, un uomo e una donna vengono assassinati brutalmente. Lui è Sante Bruno, architetto con entrature che contano. Lei, Floriana Montemurro, una ragazza bellissima, figlia di un potente notabile. II duplice omicidio scuote la monotonia di una provincia in cui il pettegolezzo vola di bocca in, bocca e le lingue sono affilate come rasoi. Indagare sul caso tocca a Loris Ferrara magistrato in crisi che vuol rifarsi una vita, e all’anatomopatologa Viola Guarino. Abilissima nel leggere la scena del crimine, convinta sostenitrice dei metodi scientifici d’indagine, la Guarino ha un sesto senso prodigioso. “Strega” la chiamavano da bambina. “Strega” pensano oggi di lei i suoi concittadini. E del resto, è la nipote di Menghina, celebre lamentatrice funebre della Lucania, una che ha trasformato la morte in professione e di stranezze se ne intende. Turbata dai sentimenti che prova per l’ombroso Ferrara, Viola si getta a capofitto nell’inchiesta. Mentre incombono i preparativi per Matera 2019 Capitale della Cultura e il futuro si porta appresso milionarie speculazioni sugli antichi Sassi, dovrà confrontarsi con i misteri di un Sud in cui tutto sta cambiando anche se nulla cambia mai davvero.

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Le notti della luna rossa – Enrico Luceri

Trama

La donna sembra addormentata. Giace abbandonata sulla poltrona, la testa reclinata sulla spalla e i gomiti posati sui braccioli. Sotto i capelli ricaduti sul viso, gli occhi fissano il vuoto. È il medico legale a chiuderglieli. Perché Maria Letizia Romano, quarantun anni compiuti da poco, dorme il sonno della morte, nel suo appartamento con vista sul golfo di Napoli, apparentemente dopo aver ingerito una dose letale di un potente ansiolitico. Tre ipotesi: suicidio, disgrazia, omicidio. Ritenute improbabili le prime due, le indagini si concentrano sugli inquilini dello stabile, situato in una via residenziale di Posillipo. Tutti negano di essere usciti o di aver notato qualcosa di strano nelle ore in cui si presume sia stato commesso il delitto. Nessuno ha aperto il portone a chicchessia o ha ricevuto visite. I loro alibi si reggono a vicenda, ma qualcuno può aver mentito. E tuttavia, sebbene ognuno possa aver avuto modo e occasione, l’unico ad avere un movente è il marito della vittima. Soluzione forse troppo facile per il commissario Tonio Buonocore che, nell’affrontare un caso reso ancora più inquietante dall’incombente presenza della luna, si lascerà guidare da una certezza: nell’intimità della casa avvengono cose terribili.

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Oggi parliamo con… Pierluigi Porazzi

Intervista per Gialloecucina a Pierluigi Porazzi a cura di Alessandro Noseda.

 

È tornato a trovarci il papà di Alex Nero. Un po’, forse gli mancavamo.

Benvenuto Pierluigi. Mettiti il grembiule che prepariamo un piatto friulano, tua terra d’adozione.

 

P.P.: Purtroppo non so cucinare… ma proviamoci comunque!

 

Cosa pensi di cucinare per gli amici di Gialloecucina? Sai che, alla fine, ti chiederemo ricetta completa?

 

P.P.: Facciamo il frico, piatto tipico del Friuli…

 

A breve sarai in libreria col nuovo romanzo, “Il lato nascosto” di La Corte Editore, già il titolo prende il lettore. Cosa ci puoi anticipare senza rovinarci lettura?

 

P.P.: Prima di tutto, i protagonisti saranno due poliziotti, un uomo e una donna. Sarà però lei, la più intuitiva e tenace, ad arrivare per prima alla soluzione del caso.

Senza svelare troppo della trama, posso dire che è un giallo/thriller, quindi con gli elementi del mystery (fino alla fine non si sa chi è il colpevole dell’omicidio), ma anche con un approfondimento riguardo a temi sociali e di attualità. In questo senso avrà un ruolo importante, nel romanzo, anche un esponente della mafia nigeriana.

 

L’ultimo tuo lavoro, “La ragazza che chiedeva vendetta” ha avuto i favori della critica e del pubblico, confermandoti tra le penne noir più apprezzate dai lettori. Qual è, a tuo avviso, il motivo del successo del genere in Italia e dei tuoi romanzi, in particolare?

 

P.P.: Attraverso il noir si riesce a raccontare la realtà spesso meglio che con altri strumenti o generi letterari. Inoltre, un’altra possibile spiegazione può risalire al bisogno di giustizia dei lettori: in un mondo in cui predominano il marciume e la mistificazione della realtà, può essere consolatorio trovare un pizzico di giustizia o verità nei romanzi.

Per quanto riguarda i miei libri, credo che i lettori apprezzino sia le trame, che coniugano i canoni del giallo classico con il thriller moderno, e il fatto che dipingano la società dei nostri tempi in modo lucido e implacabile.

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