Prossimamente al cinema : Hotel Artemis

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Hotel Artemis
Un thriller con Jodie Foster. Azione, Drammatico, Fantascienza – Gran Bretagna 2018. Durata 94 Minuti.

Un film di Drew Pearce. Con Jodie Foster, Sterling K. Brown, Sofia Boutella, Jeff Goldblum, Brian Tyree Henry Uscita 1 agosto 2019. Distribuzione 01 Distribution.
Una storia ambientata nel mondo della criminalità, in un contesto prossimo futuro, dove esiste un ospedale per fuorilegge.
È un mercoledì notte del 2028 e le strade del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e manifestazioni. Le forze di polizia della città stanno respingendo violentemente i manifestanti che si sono tinti di blu per perorare la loro unica richiesta: acqua pulita. In tutto questo inferno, si aggirano quattro uomini, con i volti coperti da maschere a teschio, che hanno appena fallito un colpo in banca finendo in uno scontro a fuoco con la polizia. Feriti e senza altre opzioni, l’unica speranza di sopravvivere è raggiungere prima possibile uno stabile di 13 piani, in art déco, dalla logora facciata, un tempo un prestigioso hotel ma adesso un luogo sicuro che nasconde all’attico un ospedale all’avanguardia. Questo Pronto Soccorso è molto esclusivo, riservato ai soli criminali; l’iscrizione si paga in anticipo e tutte le regole della casa devono essere seguite alla lettera. A gestire la struttura è una donna , incurante del motivo o del perché sei li , conosciuta da tutti come L’Infermiera. Lei pensa sempre e solo a una cosa… all’Hotel Artemis, e stanotte è particolarmente impegnata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’angolo di dolce pentolina – Zabaione con ciliegie brinate

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Zabaione con ciliegie brinate per 4 persone

  • 40 ciliegie
  • 4 tuorli
  • 1 albume
  • Brandy
  • zucchero bianco , sale

Lavate le ciliegie con cura e tenerle da parte 8 con il picciolo e intere per la decorazione

Snocciolare le altre e asciugarle .

Battere l’albume senza montarlo con 1 cucchiaio di zucchero , intingere la frutta e rotolarle in una ciotola di zucchero per rivestirle. Lasciarle asciugare per mezz’ora (brinatura).

In una ciotola a parte montare con una frusta i tuorli e 2 cucchiai di Brandy con un pizzico di sale ottenendo uno zabaione spumoso.

Ponete le ciliege rotte sul fondo di ogni bicchiere, ricoprirle con la crema e decorarle con quelle intere con il picciolo. Servite la crema possibilmente calda o tiepida per contrastare il sapore deciso della frutta.

Anime intossicate — Francesco Cossu

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Recensione a cura di Adriana Rezzonico

…Sotto di sè il vuoto, ma anche dentro si era ormai stratificato un pensiero costante che gli annientava la ragione. Aveva perso la razionalità, l’equilibrio, la passione e l’entusiasmo necessario per poter proseguire la vita. I Demoni lo avevano assalito, depredato e poi abbandonato lì, fino alla sua definitiva scelta.

Inizia così “Anime intossicate” l’ultima prova letteraria di Francesco Cossu, per me la prima ghiotta occasione per scoprire il suo mondo.

Don Gaetano Aisoni da 7 anni è Vicario nella Diocesi di Templi e Algovenca, il calo costante e drastico dei fedeli non lo rincuora  e le varie dicerie sulla moralità di alcuni curati completano un mesto quadro.

La Gallura diventa protagonista in uno scenario insolito, surreale e potenzialmente pericoloso, la fede si intreccia con una morale discutibile e l’attenzione si focalizza su alcuni vizi a discapito  della religione. Tra le righe ci si interroga sull’odierno valore di quest’ultima e l’autore la descrive “come un trampolino di lancio per raggiungere incarichi e un potere sterile”.

La narrazione ci accompagna in una terra a me cara e ce ne svela una parte sconosciuta, affonda nelle pieghe del territorio ma anche nelle anime dei prelati. Il clero viene sezionato e ridotto a pezzi, gettato in pasto alla cronaca più perversa, si lascia dietro un grande vuoto: non rimane più nulla di quell’amore cristiano ormai seppellito da anni. Meritano la nostra attenzione anche i conflitti d’interesse con alcune società gestite dal Vaticano.

L’ispettore Vittorio Corti rivolge la sua inchiesta verso Luciano Cocco e Padre Federico, alcune voci che si allontanano dal mondo ecclesiastico per avvicinarsi a qualcosa di poco lindo e molto redditizio. L’etica e la morale vengono calpestate senza remore in virtù di un altro Dio da venerare. Un Dio sfregiato e deriso su più fronti e sul quale sarebbe opportuno tornare a riflettere.

Cosa destabilizza l’intera comunità e chi è l’artefice della morte di Don Gaetano?.

In questo clima di corruzione, il candore morale, che gli abiti monastici dovrebbero rappresentare, verrà ben presto aggredito da una realtà ben poco linda e alquanto discutibile. Ci aspettano 5 ostacoli e una lettura appassionata.

 

Trama

Cosa si nasconde dietro l’omicidio dell’anziano e integerrimo vicario diocesano Don Gaetano Aisoni? E quali sono le ragioni che hanno indotto, in precedenza, un giovane ex seminarista, Carlo Stangoni, al suicidio? La fantasia dell’autore dipinge uno scenario cupo di una Chiesa che ha dimenticato il messaggio evangelico per piombare in mezzo alla depravazione morale, ai traffici finanziari illeciti e a uno smodato accumulo patrimoniale. Sarà ancora l’ispettore Vittorio Corti con il fido sovrintendente capo Meloni ad indagare su queste morti sospette, istigato e supportato da Aurelio Giua, cronista d’assalto de “L’Indipendente Sardo”, e dalle sue spericolate inchieste giornalistiche. Quali segreti si nascondono dietro il vescovato di Monsignor Palmas e nel repentino avvicendamento di tutti i parroci di Templi? Chi sono “I soci degli anelli” e chi è il dottor Paba e le sue equivoche sedute di psico-neuroanalisi? Tra omertà, intimidazioni e depistaggi, in un crescendo d’intrecci, alla fine la verità verrà a galla, non senza colpi di scena, in questo nuovo e appassionante giallo psicologico firmato dalla lucida penna di Francesco Cossu.

in copertina: Broken pact di Gavino Garau, acrilico su tela, 2017

 

Dettagli

  • Genere: Giallo psicologico
  • Copertina flessibile: 298 pagine
  • Editore:AmicoLibro (24 ottobre 2017)
  • Collana:AmicoLibro
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10:8899685576
  • ISBN-13:978-8899685577

 

Luna di miele – Giorgio Scerbanenco

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Recensione a cura di Gino Marchitelli

Grazie alla decisione dell’editore Nave di Teseo di pubblicare i lavori di Giorgio Scerbanenco, abbiamo la possibilità di riscoprire la vena artistica e letteraria dello scrittore che viene considerato il “padre” del giallo italiano.

In questo romanzo Scerbanenco introduce una variante nella trama del giallo che è sostanzialmente l’inserimento di un “investigatore” anomalo, un sacerdote: Don Paolo. Tutta la narrazione si articola nella rappresentazione della curiosità, a tratti vera e propria morbosità, della figura del prete che, essendo a conoscenza dei fatti e dei legami d’amore e di rabbia che accomunano i tre personaggi principali – Alberto, Lena ed Eva – diventa colui che, anche approfittando della fiducia e dei segreti ricevuti in confessionale, cercherà non solo di capire i motivi del delitto principale, in qualche modo il tentativo della via del perdono e della redenzione attraverso la preghiera non funzionerà, ma, in una sorta di spirale morbosa, verrà spinto a seguire/inseguire l’autore del misfatto e la sua amata fino alle estreme conseguenze.

Scerbanenco ci tratteggia la figura del sacerdote in modo magistrale, riesce a far entrare il lettore nelle grandi contraddizioni dell’animo che l’uomo di chiesa vive, diviso tra la curiosità ossessiva e peccatrice di “ascoltare” anche l’unione amorosa e sessuale di Alberto ed Eva verso la perdizione – in questo ci descrive un sacerdote che è spezzato tra la sua figura morale ecclesiale e l’essere uomo con tutte le contraddizioni e pulsioni difficili da controllare – e la voglia di salvarli e redimerli, anche tacendo alla polizia i dettagli e le informazioni di cui è in possesso.

Quasi tutto il romanzo vive della presenza del sacerdote, dei pensieri di don Paolo e della decisione di andare volontariamente verso la “fine” dei protagonisti. In questo senso il romanzo è differente dai soliti gialli, con un commissario o un questurino di turno, è intrigante, coinvolgente, tiene alta la tensione e la curiosità del lettore nel seguire lo sviluppo della vicenda, che dura pochi giorni fino a un epilogo di sangue abbastanza prevedibile.

Interessante lo spaccato umano e la descrizione degli stati d’animo e di pensiero dei vari personaggi. E pensare che questo romanzo subì la censura del regime fascista e oggi, a leggerlo, non ha nulla di scandaloso. La storia è interessante, ben articolata e ben descritta. Se dovessi esprimere un voto darei un 7,5 perché comunque Scerbanenco ci ha abituati a storie molto più profonde e intricate.

Da leggere comunque.

Trama

Un sacerdote con qualche peccato sulle spalle, don Paolo, assiste alla drammatica fine di un matrimonio. La giovane Lena si fa sposare con l’inganno da Alberto, un uomo energico ma debole di carattere, costringendolo a lasciare la donna di cui è innamorato, Eva. Scoperto l’imbroglio, il matrimonio si consuma in anni di frustrazione quotidiana finché Alberto, in un raptus violento, uccide Lena per scappare finalmente con Eva. Mentre la polizia indaga sull’omicidio, don Paolo sospetta subito di Alberto e segue gli amanti in fuga fino a una piccola pensione, la loro luna di miele, sperando di riuscire in qualche modo a salvarli. Ma i due, sempre più immersi in un rapporto morboso, sensuale e rovente, lotteranno fino all’ultimo per difendere il loro amore proibito. Pubblicato nel 1945, all’alba del dopoguerra, e mai più ristampato, “Luna di miele” racconta il male che nasce in due anime buone, mosse dal desiderio di una felicità che continua a sfuggire loro di mano.

Dettagli

  • Genere: Giallo
  • Copertina flessibile: 174 pagine
  • Editore: La nave di Teseo ( 29 Novembre 2018)
  • Collana: Oceani
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8893446928
  • ISBN-13: 978-8893446921

Prossimamente al cinema: Men in black International

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di Dario Brunetti

La saga volta pagina con un divertissement (ben) costruito per piacere al pubblico e riflettere le ultime tendenze. Azione, Commedia, Fantascienza -USA 2019. Durata 115 Minuti.
Un film di F. Gary Gray. Con Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Rebecca Ferguson, Liam Neeson, Emma Thompson Uscita 25 luglio 2019. Distribuzione Warner Bros Italia.
Una donna sospetta dell’esistenza degli uomini in nero e ne vuole fare a parte, a tal punto da seguire le loro tracce fino a trovarne una base.

Molly è solo una bambina quando assiste a un intervento dei Men in Black senza farsi sparaflashare. Da allora sogna di diventare un agente segreto in tailleur e cravatta neri. Un giorno scova il quartier generale dei Men in Black e convince l’Agente O a prenderla in prova.
Ventidue anni dopo il debutto di Men in Black, gli agenti J e K lasciano il campo a un duo di assi tuonante, sexy e sufficientemente cool per voltare pagina. A dispetto del titolo Men in Black si femminilizza offrendo alle ragazze il diritto di imbracciare grandi fucili e di spararle grosse al cattivo di turno, ma la volontà non fa la qualità. In tutti i casi godetevi lo spettacolo perché MIB: International resta un film divertente in grado di riscuotere l’approvazione del pubblico. Per tutti gli altri, quelli che vogliono dimenticare, basta come al solito un colpo di flash.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il giardiniere del signor Darwin – Kristina Carlson

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Recensione a cura di Dario Brunetti

Il giardiniere del signor Darwin è un romanzo piacevole e dotato di uno spiccato senso dell’humor.

E’ dire che il protagonista di questa storia, il signor Thomas Davis è un uomo particolarmente infelice e la vita non è stata certamente clemente con lui.

Dopo aver perso la moglie, vive con due figli per giunta malati ma nel suo paese, e precisamente a Down House nel Kent, è un’istituzione, un vero e proprio punto di riferimento forse solo di facciata, perché è niente po’ po’ di meno che il giardiniere del celebre Charles Darwin, famoso biologo e geologo, specializzato nell’evoluzione animale e vegetale.

Affermando con decisione che l’uomo discendeva dalla scimmia Charles Darwin, nella sua opera del 1859 intitolata “Sull’origine della specie”, riuscì a fare scatenare polemiche da parte di teologi, scienziati e filosofi.

Per Thomas Davis il signor Darwin è un vero mentore e pertanto vede in lui la luce che illumina la vita lugubre che lo sta spingendo  verso le tenebre e in uno stato di infernale disagio.

Per lui il contatto con la natura e con le piante è un vero e importante riscatto verso ciò che la vita gli ha sottratto. E il buon e fedele giardiniere contempla le bellezze nel giardino del grande scienziato, la gente di Down House gli dimostra ostilità apostrofando il povero Davis come un “senza  Dio”.

L’autrice con grande sagacia offre uno spaccato di quello che è la vita in un villaggio come Down House, dove i pettegolezzi delle solite malelingue e le piccole ritorsioni diventano vicende all’ordine del giorno, dove il tempo per i suoi abitanti viene trascorso in maniera superficiale, destando scarsa inclinazione per la ricerca scientifica, per la scoperta e l’innovazione e per tutto quello a cui Darwin era incline; il signor Davis al contrario vive nella sua ombra e di ciò ne va fiero e si sente più sicuro.

Una scrittura molto equilibrata e lineare che fa de “Il giardiniere del signor Darwin” un romanzo corale. La Carlson ha avuto delle brillanti intuizioni e la storia raccontata gliene darà il doveroso riconoscimento, infatti i due prestigiosi premi vinti in Finlandia sono un importante traguardo in campo letterario.

  

Trama

Thomas, il giardiniere di Charles Darwin, ha perso la moglie ed è rimasto solo a crescere due figli malati: secondo gli abitanti di Down House, un piccolo villaggio nel Kent, questo è il segno evidente della disapprovazione divina per le sue tendenze atee e per gli strani esperimenti che conduce sulle piante. La comunità accetta il grande botanico, illustre e benestante, ma non tollera il suo giardiniere, proiettando su di lui l’astio e le angosce provocate dallo sgretolarsi del loro quieto mondo chiuso di fronte alle dirompenti scoperte scientifiche in atto.

Dettagli

  • Copertina flessibile:126 pagine
  • Genere: Narrativa
  • Editore:Elliot (2 maggio 2019)
  • Collana:Scatti
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10:8869936929
  • ISBN-13:978-8869936920

 

Distruggete Israele – Vito Introna

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Recensione a cura di Alessandro Noseda

Vito Introna è uno scrittore decisamente versatile e prolifico. Cambia stile e argomento con estrema facilità e naturalezza. Sapevo che era un’ottima penna e quando mi ha proposto di leggere e recensire “Distruggete Israele” non ho saputo dirgli di no, incuriosito anche dal titolo che poi, ho scoperto, centrare poco o nulla col tema trattato. Di certo incuriosisce e, probabilmente, invoglia la scelta in libreria per capire di che parla.

Scrivere un romanzo distopico ai giorni nostri è impresa difficilissima. Ci si confronta coi maestri del genere che vivendo la crisi materiale e di valori del secondo dopoguerra seppero donarci opere capaci di farci comprendere la fragilità della mente umana e la strategica importanza della manipolazione della comunicazione.

Il libro, che si legge in uno/due giorni al massimo, è un viaggio lisergico in un’epoca futura, condizionata da forze avversarie che dominano il pianeta e confliggono tra loro con il solo scopo di soggiogare il globo. In questo scenario infernale fatto di morte, inquinamento, assenza di prospettive future e fake news, dove le uniche vie di sopravvivenza sembrano costituite dalle sette religiose o dall’obnubilamento da droghe e alcool, si muovono pochi ribelli ancora capaci di pensare autonomamente, non “formattati”, desiderosi di comprendere la verità dei fatti e di creare un mondo migliore.

Leggere oggi le pagine di Introna alla luce di quanto sta accadendo sotto i nostri occhi, lascia basiti: è come se avesse avuto una visione drammaticamente profetica del futuro.

A una critica feroce dei regimi totalitari, dei mass media e dei sistemi di controllo delle masse attraverso la (dis)informazione, l’indigenza e l’assenza di valori etici/morali si aggiunge la condanna feroce della politica, intesa nella sua forma più abietta come strumento di dominio, arricchimento e sopraffazione del più debole.

Spero che questo romanzo, politicamente schierato e visionario, scuota le coscienze e inviti a informarsi, studiare e riflettere.

Consigliato.

Trama

Anno 2046. Josè Vincze è un diciannovenne orfano di guerra. Cresciuto in un orfanotrofio statale del nord Italia, sa che i suoi genitori sono morti nella guerra del 2029-2031, combattuta tra UE e USA contro la Russia, la Cina e alcuni paesi islamici. Educato fin da bambino a odiare i nemici, si rivela un brillante studente, al punto da conseguire il diploma di maturità col punteggio più alto dell’istituto. Dopo il diploma Josè viene mandato a lavorare dal Ministero della Famiglia presso una testata giornalistica governativa, la “World Brothers”, sotto la supervisione del suo tutor e capo-redattore Alex. Presto Josè si accorgerà di come stampa e media siano interamente imbavagliati e l’incontro con Erika, vedova di un noto blogger antigovernativo, lo renderà più consapevole della corruzione e dello squallore dilagante. La perdita del lavoro lo costringerà ad arruolarsi nella “Retta congrega”, un ente umanitario diffuso in tutto il mondo e con sede principale a Gerusalemme. Fra sesso, abuso di alcol, incontri spiacevoli e maldestri attacchi terroristici, capirà che proprio a Gerusalemme si sta scatenando un orrore di proporzioni planetarie.

Dettagli prodotto

 

  • Copertina flessibile:175 pagine
  • Genere: Narrativa
  • Editore: Cavinato (1 gennaio 2015)
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10:8869821013
  • ISBN-13:978-8869821011

 

L’angolo di dolce pentolina – Pomodori ripieni di orata e patate per 4 persone

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Pomodori ripieni di orata e patate per 4 persone

  • 1 orata di circa 600 grammi
  • 8 pomodori tondi ramati
  • 450 gr di patate
  • 250 gr di olive di Gaeta
  • 3 spicchi d’aglio, 1 rametto di Timo, 1 foglia di salvia
  • 6 cucchiai di vino bianco secco
  • peperoncino, prezzemolo, olio EVO

Pulite l’orata, lavatela e farcitela con il Timo , 1 spicchio d’aglio ,la salvia e poco prezzemolo.

In una padella unite l’olio, 1 spicchio d’aglio e adagiate il pesce avendo cura di farlo rosolare da entrambi i lati, sfumatela con il vino e cuocete con il coperchio a fiamma bassa per 15 minuti. Lasciatela intiepidire poi tagliarla a pezzi, svuotare i pomodori e tagliarli a metà avendo cura di tenere la calotta come coperchio.

Salate l’interno di ogni singolo pomodoro mentre le patate cuociono con la buccia a fuoco lento. Lasciarle raffreddare, togliere la buccia e ridurle a dadini, quindi unire le olive, il prezzemolo, l’ultimo spicchio d’aglio e condire con l’olio e il peperoncino.

Farcire i pomodori con il mix e al momento di servire versate poco olio su ogni singolo pomodoro dopo aver aperto lo scrigno

Felici per sempre. Come affrontare le difficoltà della vita e vivere sereni,qualunque cosa accada – Mario Furlan

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Recensione a cura di Mariagrazia Talarico

Felici per sempre è il libro scritto da Mario Furlan e ha un lungo sottotitolo: “Come affrontare le difficoltà della vita e vivere sereni, qualunque cosa accada”. Questo manuale è un fantastico percorso nella consapevolezza di come trovare la felicità con strategie concrete per riuscire a migliorare la propria vita. Una riflessione, quella di Mario Furlan, lontana dai soliti alibi.

L’autore in Felici per sempre invita i lettori a porsi degli obiettivi senza ascoltare né scuse né giudizi negativi propri e altrui. Furlan consiglia un impegno costante e attivo nei confronti dei propri progetti, senza temere fallimenti e sfortune, tutto si può superare e affrontare un poco alla volta con l’accettazione e l’azione.  Costruire la propria autostima è un pilastro fondamentale dell’esistenza umana, la parte centrale del libro tratta di questo e consiglia di raggiungere piccoli traguardi alla volta: passo dopo passo si può arrivare davvero lontano. Una guida che spiega quanto la chiarezza del proprio volere è il primo passo verso la felicità. Prendere le distanze dai pensieri negativi è ciò che conta, senza dimenticare di focalizzare l’attenzione sul presente. È, infatti, nel presente che possiamo dare il meglio di noi. Una guida: “Felici per sempre” ci aiuta a trovare la felicità con azioni concrete che possono riuscire a cambiare in meglio la nostra esistenza.

 

Trama

Quanto ci sbagliamo sulla felicità! Spesso la confondiamo con quello che ci accade o l’avere ciò che desideriamo. Se sono ricco e famoso, se godo di buona salute, se tutti mi amano, allora sono felice. Se invece sono malato, il partner mi vuole lasciare, ho problemi di lavoro, sono infelice. Ma non è così, ci dice Mario Furlan. Perché la felicità è una faccenda interiore e non dipende da ciò che la vita ci presenta, ma da come noi ci presentiamo alla vita. Ci sono senzatetto che bevono e si drogano, e altri che sono sereni. Ci sono milionari che bevono e si drogano, e altri che sono appagati: plastica dimostrazione che non è ciò che abbiamo a renderci felici, ma ciò che siamo. Come vediamo noi stessi, il mondo, la vita. Perciò se vogliamo davvero essere felici dobbiamo cambiare rotta. La strada verso la felicità è facile, ma bisogna saper prendere la direzione giusta. E Furlan ci aiuta a farlo. Felici per sempre è un manuale, ricco di esempi pratici tratti dalla vita reale, che ci indica come superare gli ostacoli, grandi e piccoli, di tutti i giorni. Un libro sincero, introspettivo, che trasmette energia positiva per aprirci gli occhi su cosa è la vera gioia. Partendo dal concetto che il mondo esterno riflette il nostro mondo interno, l’autore ci spiega che per cambiare, e migliorare, dobbiamo partire da noi stessi. Innanzitutto imparando ad accettarci e amarci per come siamo. Perché, come sosteneva già Aristotele, la perfezione non esiste. C’è sempre qualcosa che può essere migliorato; dunque non bisogna puntare a essere perfetti, ma a essere straordinari, nel senso etimologico del termine, fuori dall’ordinario, e a valorizzare la propria unicità. Con gli inevitabili limiti e difetti. Mettercela tutta è la chiave per sentirsi appagati e felici. È questo l’inizio del percorso verso la vera felicità. E anche se a volte ci smarriamo, l’importante è ritrovarci.

 

Dettagli

  • Genere: Salute, famiglia e benessere personale
  • Copertina flessibile: 159 pagine
  • Editore: Cairo (21 marzo 2019)
  • ISBN-10: 8830900141
  • ISBN-13: 978-8830900141

 

Tenebrarum – Riccardo Cecchelin

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Recensione a cura di Eleonora Centonze

Houdini, famoso illusionista di fama mondiale, è custode di un grande segreto ereditato da suo padre. E’ un segreto che si tramanda da generazioni e il suo compito sarà quello di consegnarlo a una persona affidabile, che sia in grado di riporlo accuratamente in un luogo sicuro. Dovrà essere una persona lontana dal male: questo grande mistero non può cadere nelle mani sbagliate.

Durante una mostra a Parigi, Houdini incontra Giovanni Pascoli, poeta e scrittore, insegnante di  latino e greco presso il  liceo classico di Matera, innamorato di questa città. Pascoli sin da subito gli trasmette un messaggio: è la persona giusta per prendersi in carico il segreto. Il segreto gli sarà consegnato e lo scrittore si accorgerà immediatamente che si tratta di qualcosa di estremamente forte, qualcosa che cambierà la sua esistenza per sempre. Proprio a Matera tornerà, per metterlo al sicuro. Matera esplode di bellezza nelle pagine del libro: parlano i monumenti, i Sassi, le periferie, i locali, le pietanze, le persone. Ogni elemento di questa città diventa parte integrante della scenografia, accompagna i protagonisti, diventa chiave di lettura del libro stesso, che si nutre del fascino e del mistero tipici di questa città.

Sentimenti genuini passano attraverso le lettere di Pascoli e Houdinì, che si dedicano a vicenda o indirizzano ai loro affetti più sinceri.

Al potere benefico di Pascoli e Houdini, si contrappone il genio del Male di Lucifero, un illusionista, assetato di successo, potere e dominanza assoluta, astuto serial killer in grado di commettere efferati e spettacolari omicidi. Lucifero tinge di rosso diverse pagine del libro. Non ha pietà, è assetato di morte.

Un groviglio di personaggi si stringe intorno a lui: tutti lo cercano, provano a decifrare i suoi rebus per evitare che commetta un nuovo omicidio, si impegnano ad analizzarne le mosse. Nasce una squadra di lavoro, un gruppo di paladini del bene, con l’obiettivo di scardinare ogni nuovo piano malefico di Lucifero.

Lucifero assume varie vesti, è il re dei travestimenti. La sua carnagione diafana appare ogni volta sotto un nuovo aspetto, mimetizzato nel contesto, irrilevante agli occhi degli altri. In questo clima lui colpisce sempre, spiazzando i suoi inseguitori, mostrando loro la potenza e l’imprevedibilità del male, innescando un sentimento di paura, terrore, smarrimento. Attraversa le città, sfidando il tempo e lo spazio: è un uomo, ma il suo potere supera di gran lunga l’immaginario umano.

A Matera, nel frattempo, sta per essere organizzato un grandissimo spettacolo di illusionismo: i maghi più famosi si preparano a questo grandioso evento. Ben due palchi vengono installati per permettere agli illusionisti di esibirsi al meglio.

Nel trambusto dei preparativi, nella magica atmosfera dei Sassi e della Piazza che ospiterà l’evento, la solita ombra mette tutti in allarme: sta per succedere qualcosa di terribile, si consumerà l’ennesimo omicidio, Lucifero colpirà ancora. Si rinforzano i sistemi  di sicurezza, si chiudono le maglie dei rapporti umani, ci si unisce per far fronte a questa prevedibile sciagura. Uno spirito di grande vincolo e solidarietà unisce gli illusionisti, i poliziotti, i giornalisti. Tutto e tutti si coalizzano contro il nemico comune che continua, nel frattempo, a uccidere, in luoghi diversi, sfidando i suoi nemici, sfiorandoli senza farsi  mai acchiappare.

La grande serata è arrivata. Il Bene e il Male nella loro eterna  lotta. Quale sarà il fine di questa sfida? Cosa accadrà? Sarà illusione o realtà? Il segreto di Houdini e Pascoli è al sicuro? Quale progetto troverà compimento nella meravigliosa città di Matera? Lucifero porterà a compimento il suo progetto? Oplà, è magia.

 

Trama

La magia è “quoddam semper, quoddam ubique, quoddam ab omnibus creditum est” ovvero “quella cosa che sempre, dovunque e da tutti è creduta”. Bene, anche l’illusionista compie le sue magie per stupire il pubblico, per meravigliare. Nel thriller “Tenebrarum” un illusionista si trasforma in uno spietato serial killer, il cui nome è Lucifero, mentre un altro illusionista viene “ingaggiato” dalla polizia per aiutare gli inquirenti a orientarsi in quel mondo misterioso. Ma c’è anche un antico segreto che, inaspettatamente, crea un legame tra il Mago Houdini e Giovanni Pascoli. Così, tra delitti agghiaccianti, colpi di scena e “prodigi” lo spettacolo va in scena. Una partita con la morte in un’altalena mozzafiato tra passato e presente, in una cornice insolita e intrigante, in cui nulla è mai ciò che sembra. E, come in un grande spettacolo di illusionismo, si arriverà alla resa dei conti finale nella magica atmosfera di Matera, facendo esplodere i lettori in un “oh” di meraviglia. Tutto può accadere: siamo nel mondo dell’impossibile.

 

Dettagli

  • Genere: Thriller
  • Copertina flessibile: 350 pagine
  • Editore: Eclissi (15 marzo 2019)
  • Collana: I gatti del Cheshire
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8899505454
  • ISBN-13: 978-8899505455