Recensione a cura di Vienna Rao
Il commissario Cani, insieme alla sua squadra, è chiamato a far luce sulla morte di Roberto Desideri, con l’aiuto del giovane medico legale Poldo, che fornirà dettagli utili per le indagini.
L’autore inizia a divertirci già dalle prime pagine con dei simpatici dialoghi tra Cani e il medico legale che, in un certo senso, alleggeriscono un po’ la situazione e al contempo iniziano a farci conoscere meglio i personaggi. Ad esempio ci permettono di sapere che Poldo, oltre a fornire informazioni riguardo al decesso, ha anche un certo piglio investigativo.
Il commissario e i suoi colleghi, seguendo la prassi, si trovano a interrogare le persone più vicine alla vittima, tra cui il padre che, in un momento successivo alla chiacchierata con gli inquirenti, si ricorderà di fornire un’informazione davvero utile.
Andrea Del Castello ci descrive alcune situazioni della vita privata del commissario Cani ed è così che verremo a conoscenza del profondo affetto che lega l’uomo a sua figlia Chicca, molto desiderata, e di come Giorgio gestisca le piccole discussioni quotidiane di coppia con la moglie Letizia.
La complessità del caso e le tensioni in famiglia contribuiscono a un suo certo nervosismo. A peggiorare le cose, al commissario Cani è stata tolta la titolarità dell’indagine ed è stato sostituito, con suo grande rammarico, dal Commissario Bianchi. Sarà in grado di risolvere l’enigma? Questa situazione, mi ha fatto pensare alla famosa frase “ Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, perché rappresenta appieno la sete di giustizia, oltre lo stato d’animo di Cani.
Un aspetto che durante la lettura mi ha colpito è stato l’atteggiamento benevolo di Giorgio Cani nei confronti di un collega che si trova ad affrontare un momento di difficoltà. Lo aiuterà con tutti i mezzi che ha a disposizione. Ciò dimostra come il commissario, uomo che per il ruolo che ricopre tende a mostrare per lo più la sua forza e autorità, in realtà sia sensibile e attento al prossimo.
Ed è così che l’autore, oltre a costruire un thriller dalla trama complessa e articolata, ci fornisce l’occasione per riflettere sull’agire umano, sul Bene e il Male e su come queste “due facce della stessa medaglia” in realtà possano essere entrambe presenti in ognuno di noi, anche se non ne siamo consapevoli. A fare la differenza è sempre il modo in cui decidiamo di comportarci, anche dopo aver fatto degli errori.
Lo scrittore non nomina la città in cui ambienta le vicende, ma si tratta di Parma ed è possibile riconoscerla dalle descrizioni che ci fornisce, in riferimento ai colpi di scena delle situazioni che ci racconta. La sua scelta arricchisce la narrazione, la rende più vivida e intima e soprattutto chi conosce la città, leggendo, avrà l’impressione di sentirsi a casa.
Infine, consiglio questo thriller sia per il messaggio che regala a noi lettori sia perché è così coinvolgente e scorrevole, da farsi leggere tutto d’un fiato.
Trama
Il male ci seduce con la falsa promessa di proteggerci dalle nostre paure. Ognuno di noi può combatterlo oppure può arrendersi, come Roberto Desideri, che muore nella sua auto nel parcheggio di una discoteca. Sembra una brutta storia di alcol e droga, fino a quando il commissario Giorgio Cani non decifra un messaggio che si nasconde dietro il delitto.
Voce di Vienna Rao
Dettagli
- Genere: Thriller
- Copertina flessibile: 246 pagine
- Editore: Bertoni (29 ottobre 2018)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8831973258
- ISBN-13: 978-8831973250