Intervista a cura di Oriana Ramunno
Abbiamo il piacere d’incontrare per Giallo e Cucina Franco Forte e Guido Anselmi, in libreria con il loro romanzo Romolo – Il primo re edito dalla Mondadori.
Benvenuti Franco e Guido! Vorrei partire da una premessa: i libri sull’antica Roma sono molti, ma finora nessuno si era approcciato a un personaggio tanto amato e tanto noto come Romolo. Il mito della fondazione lo conosciamo tutti, forse è una delle prime cose che impariamo da bambini, eppure una figura così importante e familiare non era mai approdata tra le pagine della grande editoria. Dico bene?
In realtà esistono altri romanzi che si sono occupati di Romolo e Remo e della fondazione di Roma. Uno fra tutti il primo capitolo della serie “Il romanzo di Roma” di Mondadori, ovvero “Il ribelle” di Emma Pomilio. Nessuno, però, aveva approfondito in modo così minuzioso e dettagliato la vicenda, attraverso un lavoro imponente di scrematura delle fonti storiche, per discernere le differenze tra realtà (possibile) e leggenda (spesso molto affascinante). Questo è quello che abbiamo fatto: facendo ruotare il libro attorno a Romolo, che si erge a protagonista assoluto, abbiamo provato a ricostruire l’incredibile storia della fondazione della Città Eterna, che nasce soprattutto dal conflitto tra due fratelli, e che senza dubbio si abbevera del sangue di tanti uomini coraggiosi che sono sopravvissuti a un periodo primitivo fatto di violenza e sopraffazione.
Trasportato tra le pagine di un romanzo, ogni personaggio del mito assume vita propria e caratteristiche diverse dalla tradizione. Che tipo è il vostro Romolo?
Un uomo moderno, rispetto ai suoi tempi. Con una visione, con un codice comportamentale preciso, che lo aiuterà a tracciare non solo il suo destino e quello di un intero popolo, ma anche il solco nel Palatino che darà vita al perimetro entro cui sorgerà Roma. Solo un uomo dal carattere forte eppure ragionevole avrebbe potuto emergere con tanta forza da un ambiente difficile come quello del Lazio arcaico e primitivo in cui si svolge la vicenda. Romolo è un uomo che ha sofferto tanto, che ha subito tragedie e ingiustizie, ma che non si è arreso a seguire passivamente quel cammino lastricato di sangue e violenza che la sorte sembrava avergli riservato.