E venne il giorno. La settima indagine dell’ispettore Rubatto – Marco G. Dibenedetto

Trama

Un cadavere viene rinvenuto nella cantina di un bar e immediatamente viene allertata la squadra dell’ispettore Rubatto che, a causa di un banale infortunio e della sua naturale pigrizia, si trova a dover trascorrere alcuni giorni a riposo. I suoi due fidi aiutanti, Stafano e Aceto, devono indagare, orfani del loro mentore, aggirandosi circospetti in un ambiente dove pare che i tradimenti e i sospetti siano all’ordine del giorno. Quando la situazione sembra arenarsi, Rubatto entra in scena e scioglie l’enigma risolvendo brillantemente il caso. Ironico e accattivante come sempre, anche questa volta Marco G. Dibenedetto riesce a coniugare la trama noir con le avventure, o disavventure, personali dei suoi personaggi. E con questa siamo arrivati alla settima avventura dell’ispettore Rubatto.

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E tu splendi – Giuseppe Catozzella

Trama

Arigliana, “cinquanta case di pietra e duecento abitanti”, è il paesino sulle montagne della Lucania dove Pietro e Nina trascorrono le vacanze con i nonni. Un torrente che non è più un torrente, un’antica torre normanna e un palazzo abbandonato sono i luoghi che accendono la fantasia dei bambini, mentre la vita di ogni giorno scorre apparentemente immutabile tra la piazza, la casa e la bottega dei nonni; intorno, una piccola comunità il cui destino è stato spezzato da zi’ Rocco, proprietario terriero senza scrupoli che ha condannato il paese alla povertà e all’arretratezza. Quell’estate, che per Pietro e Nina è fin dall’inizio diversa dalle altre – sono rimasti senza la mamma -, rischia di spaccare Arigliana, sconvolta dalla scoperta che dentro la torre normanna si nasconde una famiglia di stranieri. Chi sono? Cosa vogliono? Perché non se ne tornano da dove sono venuti? è l’irruzione dell’altro, che scoperchia i meccanismi del rifiuto. Dopo aver catalizzato la rabbia e la paura del paese, però, sono proprio i nuovi arrivati a innescare un cambiamento, che torna a far vibrare la speranza di un Sud in cui si mescolano sogni e tensioni. Un’estate memorabile, che per Pietro si trasforma in un rito di passaggio, doloroso eppure pieno di tenerezza e di allegria: è la sua stessa voce a raccontare come si superano la morte, il tradimento, l’ingiustizia e si diventa grandi conquistando il proprio fragile e ostinato splendore.

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