OFFSPRING: Progenie cannibale – Jack Ketchum

Trama

L’anziano e stanco ex poliziotto George Peters torna ad affrontare un vecchio caso ritenuto risolto. Incubi a parte, viene chiamato da uno strano vento. Quello della mente che spira su tre famiglie americane, completamente diverse tra loro, e le riunisce in una località sperduta del Maine chiamata Dead River. Questo vento comune a tutti, che sa di ferro e salsedine, sangue e violenza, rabbia e passione, li cattura e li fa esplodere nella follia primordiale. La sopravvivenza è l’impulso bestiale delle vittime, l’omicidio quello vitale dei cannibali guidati da La Donna, il cui scopo è, da undici estati, proteggere la propria famiglia, fornirle cibo e dare pace a uno spirito infuriato. Complici il bosco e la luna piena dell’America dei primi ‘90, la rivisitazione di una leggenda irlandese in un vero e proprio purgatorio di lame, proiettili e dolore.

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Ti consiglio un cortometraggio (tra un libro e l’altro) Mouth of horror di Giovanni Aloisio

Trama

Una donna si risveglia nell’oscurità, il suo corpo macchiato di sangue, circondata dalla silenziosa presenza di una decina di cadaveri. L’unica fonte di luce sembra provenire da una grande bocca spalancata, con i denti scheggiati e affilati simili a quelli di uno squalo. I ricordi si affacciano con incertezza nella flebile psiche della donna. Come si è ritrovata lì? Immagini di una festa scorrono veloci e confuse nei suoi ricordi. Si trovava a una festa? Probabile.È stata drogata? Forse.

Incapace di spiegarsi cosa le sia accaduto, si fa strada il pensiero che sia stata inghiottita dalle fauci di un mostro…

Sogno? Realtà?

Forse la verità, come sempre è stato e sempre sarà, è nel mezzo.

In poco meno di quindici minuti, il regista pugliese Giovanni Aloisio, scava a fondo della psiche umana rivelando un’insolita quanto gradita direzione narrativa e tecnica, degna del miglior cinema horror.

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