Trama
Carlo Caccia è un investigatore privato e si trova a dover affrontare dei casi fin troppo inquietanti in una terra a lui sconosciuta, dove la criminalità organizzata si è impadronita del nord-est dell’Italia, corrompendo politici e imprenditori.
Un fascicolo prezioso e riservato, che promette fuochi d’artificio e riguarda la costruzione di quel grande sistema di dighe mobili che prende il nome di Mose, è nelle mani del libero professionista Marcello Zuliani di Treviso, un noto faccendiere chiamato ”il trafficone”, che si va a schiantare con la sua auto contro un casello della a 4. Come si spiega questo strano incidente?
Questa sarà una delle prime morti accidentali a cui la polizia o meglio Carlo Caccia dovrà dare più di una spiegazione.
L’investigatore privato viene chiamato in causa da un certo signor Matteo Lovato che gli affida un incarico apparentemente molto semplice: un tale Andrea Massarin gli ha acquistato della merce per un valore di trentamila euro e da quel momento se ne sono perse le tracce.
Così l’investigatore privato e il suo fedele amico Zottarelli dovranno trovare al più presto l’uomo scomparso, ma giunti presso la sua abitazione faranno un’inaspettata scoperta, perché troveranno il Massarin ormai morto. Al momento del rinvenimento del cadavere giunge in loco la polizia e a farne le spese maggiori sarà proprio il fedele amico Zottarelli che aveva un conto in sospeso con la vittima.
Come mai la polizia era al corrente del loro sopralluogo nella casa di Massarin? I due amici di lunga data sono caduti in una trappola? Per l’investigatore privato si prospetteranno tempi difficili, dovrà dimostrare l’innocenza del suo amico e in più dovrà scoprire cosa c’è dietro queste due morti sospette.