Delitto Rosi. I delitti di Ronvoli – Chiara Benedetta Boschi

Trama

Ore nove di un lunedì mattina. La strada privata che porta alla villa dei signori Rosi è bloccata dalle auto e

dai curiosi. A terra, senza vita ci sono i corpi dei coniugi.

A indagare su un delitto tanto brutale viene chiamato l’investigatore Carlo Mori coadiuvato dal fedele braccio destro Corti e dalla nipote spavalda e impicciona Giorgia che, essendo amante dei libri gialli, vuole avere un ruolo da protagonista in un caso che forse non le compete, ma le capacità della ragazza vengono approvate dallo zio.

Ma il caso è di quelli davvero complicati, l’assassino è stato molto astuto a non lasciare tracce rilevanti sul luogo del delitto.

Come si spiega l’accanimento sui corpi dei coniugi Rosi? Chi li poteva odiare cosi tanto da mettere in scena questo inspiegabile omicidio?

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Ego Me Absolvo: La seconda indagine del commissario Gelsomino – Marco Lugli

Trama

Un nuovo ipnotico caso per il commissario Gelsomino. A Sulrano, nel cuore della Grecìa Salentina, si muore ancora per il morso della taranta. Questo, almeno, il significato che i paesani danno alle morti che puntuali colpiscono due volte all’anno, nel corso delle celebrazioni che si concludono con la festa di San Paolo. Le autopsie confermano la presenza del veleno del ragno, ma il commissario leccese Luigi Gelsomino è convinto che Sulrano sia solo un luogo dimenticato dallo scorrere del tempo e che, all’ombra dell’ignoranza dei suoi abitanti, qualcuno stia uccidendo indisturbato. Catapultato suo malgrado all’interno di una comunità stantia e omertosa, il poliziotto è costretto a percorrere sentieri investigativi inesplorati, a decidere se il repentino sgretolarsi della propria integrità morale e professionale sia l’equo prezzo da pagare pur di raggiungere la verità. IMPORTANTE ==> È disponibile una EDIZIONE SPECIALE e LIMITATA di questo stesso romanzo con alcuni dialoghi scritti nel dialetto della Grecìa Salentina.

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L’abbandonatrice – Stefano Bonazzi

Trama

Durante l’inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l’amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita. Al funerale, Davide conoscerà Diamante, figlio di Sofia. Un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore si porta appresso un fardello di domande: che relazione c’era tra Davide e Sofia? Perché sua madre è scappata dall’Italia troncando ogni rapporto con amici e famigliari? Perché il suicidio? Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a vivere una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, e grazie alla quale riemergerà la storia di Sofia, colei che lascia per paura di essere lasciata: una storia di abbandoni e di fughe, di silenzi e di madri dai comportamenti irrazionali e inspiegabili. “L’abbandonatrice” è un romanzo che racconta gli attacchi di panico e la droga, l’adolescenza e il disagio. Un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato

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Il giorno degli orchi – Divier Nelli

Trama

Un paese sui colli fiorentini, ai giorni nostri. Aurora è una ragazzina bella e sfrontata, consapevole fin dalla prima adolescenza del suo fascino e di come sia possibile utilizzarlo per sedurre compagni e uomini adulti aumentando il proprio potere nel gruppo, senza mai concedersi. Con due amici organizza piccoli furti nelle classi del suo liceo e nei negozi per avere denaro da spendere in feste e oggetti preziosi. Ma i soldi non le bastano mai e Aurora ha la brillante idea di adescare, con falsi account e false foto, i pedofili in rete, per poi ricattarli. Un gioco perverso che però sembra funzionare. Aurora è avida, moltiplica gli account. Nella vita ha altre aspirazioni che fare la commercialista come suo padre. Vuole lavorare nel mondo del cinema o della tv, diventare ricca e guardare dall’alto tutto e tutti. Finché un giorno un Orco risale alla sua vera identità e comincia a minacciarla…

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Oggi parliamo con… Marina Bertamoni

Intervista a cura di Alessandro Noseda

 

Abbiamo il piacere di ospitare nella nostra cucina una nuova scrittrice della scuderia Frilli di Genova. Benvenuta Marina. Prendi un grembiule pulito e mettiamoci a preparare la cena mentre chiacchieriamo.

Grazie Alessandro è un piacere chiacchierare con te e con i lettori di Giallo e Cucina.

 

Gradisci un calice di vino? Cosa prepariamo?

Amo il vino, anche se bevo molto poco. Mi piacciono i fini frizzanti, quindi prenderei volentieri un bicchiere di Ortrugo, un vino bianco tipico dei colli piacentini. Se invece parliamo di cucina, preferisco i primi piatti semplici, per esempio un bel piatto di ravioli ricotta e spinaci conditi con burro e salvia, oppure degli spaghetti con le vongole, rigorosamente senza pomodoro.

 

Cominciamo con una breve biografia?

Sono nata a Milano nel 1961, in una famiglia di origini piacentine (forse s’era capito… dalla risposta precedente). Sono laureata in Scienze Geologiche e lavoro in una Multinazionale dell’Energia. Vivo in provincia di Milano con la mia famiglia, marito e due figli maggiorenni.

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Noi siamo il buio. Nel ventre di Napoli – Stefano Cordoni

Trama

Francesco Dommarco è un ragazzo come tanti altri. Una notte all’uscita di un locale di Napoli, lui e i suoi amici disturbano un senzatetto. Non sanno che hanno scelto l’uomo sbagliato…

Un mondo che brulica sotto i nostri piedi, pochi metri sotto il Maschio Angioino o Piazza del Plebiscito. È il sottosuolo di Napoli, stratificato, nascosto, a più livelli, che arriva addirittura a quaranta metri di profondità. È il luogo dove tutte le aspirazioni dell’uomo vengono alimentate da una strana forza. Dove un ragazzo dovrà lottare con tutte le sue forze per salvare una bambina, con il solo aiuto di un vecchio professore che con il mondo di sopra ha chiuso.

È il luogo dove il popolo dei reietti si nasconde, dove vive e dove crea le proprie regole. Abbiate paura degli abitanti del mondo di sotto.

Stanno venendo su.

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Libri in Viaggio “Se la notte ti cerca” di Romano De Marco

a cura di Francesca Mancini

Esce il 27 Marzo per Piemme “Se la notte ti cerca” di Romano De Marco.

A poco più di un anno da “L’uomo di casa” che ha ottenuto un grande successo di pubblico con cinque ristampe, e di critica, finalista del Premio Scerbanenco e vincitore del Premio dei Lettori, l’autore ci propone una nuova indagine che vede il ritorno di Laura Damiani e che si prefigura ricca di atmosfere e suspense.

“Ci sono notti in cui la solitudine ti può uccidere”.

 

Trama

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Il bibliotecario di Via Gorki – Un’altra indagine di Galeazzo Trebbi di Massimo Fagnoni

Trama

Davide Ciampi è un uomo tranquillo, laureato in storia, e lavora come bibliotecario in via Gorki, al Quartiere Navile; ha due figli Luca e Laura e una moglie commercialista e piuttosto facoltosa con scarsa considerazione del marito.

L’unico amico di Davide è un commerciante ambulante nordafricano di nome Alì che vende la merce nei pressi della Coop di via Gorki.

Un giorno proprio il bibliotecario si accorge della scomparsa di Alì deducendolo dal fatto che ritrova la sua merce abbandonata davanti al supermercato.

La scomparsa del nordafricano sembra non interessare nessuno tranne il suo fedele amico Davide che chiama in causa l’investigatore Galeazzo Trebbi pronto a scendere in campo per scoprire la verità.

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Stasera al cinema… L’ora più buia di Joe Wright

 

a cura di Alessandro Noseda

 

Vorrei scrivere tutt’altro di questo film. Vorrei dirvi che mi è piaciuto, che mi ha stregato, che mi ha commosso. Avevo grandi aspettative, come spesso succede quando c’è tanto clamore anticipatorio per una pellicola nelle sale.

La storia è quella arcinota della decisione che il primo ministro britannico si trovò ad assumere nel corso del secondo conflitto mondiale. Se abdicare la sovranità alla Germania di Hitler o combattere sino alla fine. Quale fu la scelta e quali le conseguenze lo sappiamo tutti.

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Oggi parliamo con… Enzo Gradassi

Intervista a cura di Adriana Rezzonico

 

Abbiamo oggi il piacere di incontrare Enzo Gradassi.

Benvenuto e grazie per la tua cortesia.

Grazie a te per questa opportunità

 

Ci racconti quando hai iniziato a scrivere? Quali messaggi ti piacerebbe trasmettere ai lettori?

Si può dire che scrivo da sempre. Prima ho fatto un’esperienza di cronaca giornalistica: a 19 anni ho lavorato con l’Unità dove ho trovato un vero maestro, che mi ha insegnato a scrivere. Si chiamava Sergio Pardera ed era un capocronaca, una specie di sergente di ferro che imponeva regole rigidissime. In seguito ho lavorato nel pubblico, per lo più nella difficile arte del “ghost writer”: brevi discorsi, interventi di presentazione di libri e mostre, comunicati stampa “virgolettati”. Poi ho lavorato, assieme ad altri, a produzioni pubblicate: sulle origini del fascismo ad Arezzo, sull’esperienza di superamento del manicomio di Arezzo e, in proprio, su temi che mi erano cari e legati alla documentazione del folclore locale come lo storico Carnevale di Bibbiena, quello di Foiano della Chiana, due antiche feste di Lucignano e una raccolta biografica di composizioni, in gran parte inedite, di Giovanni Fantoni, un leggendario poeta popolare di fine Ottocento, del quale Caterina Bueno aveva inciso un contrasto in ottava rima. In seguito mi sono sempre mosso fra la storia locale ed il folclore: a me interessano le persone e le loro storie collocate nel loro spazio geografico e nel loro tempo e dunque muovo sempre dalla ricostruzione della biografia dei miei personaggi (a volte noti, altre volte sconosciuti) per raccontarne le vicende attraverso la documentazione archivistica. Racconto solo storie vere, insomma. Così ho fatto, per limitarmi ai lavori più importanti,  con Arnaldo Pieraccini, celebrato psichiatra illuminato, che costruì ad Arezzo un modernissimo manicomio ai primi del Novecento, quello stesso istituto che la nuova psichiatria di Franco Basaglia e Agostino Pirella indicarono come luogo di orrori e segregazione e meritevole di essere abbattuto; allo stesso modo ho ricostruito la vicenda di uno straordinario personaggio, Mario Magri, dai suoi primi passi sulle strade di Arezzo all’avventura di Fiume come stretto collaboratore di D’Annunzio, ai suoi diciassette anni di confino durante il fascismo, alla sua militanza nella resistenza romana, fino alla drammatica sorte fra i 335 delle Fosse Ardeatine. Poi ancora due storie di povertà e follia con transito nel manicomio di Montelupo Fiorentino, recentemente chiuso: Vento, al secolo Angelo Menci, e Ci giurammo eterno amore, la storia di un femminicidio dei primi del Novecento, di sconvolgente attualità.

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