Uffa, non ne posso più!
Mio marito s’è fatto crescere la barba, saranno ormai un paio d’anni. Dice che ha fatto, non so, un fioretto o una promessa e che la taglierà prima o poi. Io non ho idea di cosa ci sia all’origine e spero tanto che “l’evento” si manifesti il prima possibile.
C’è un senso estetico in ogni cosa, la mia vorrebbe essere una domanda.
In tutte le cose? Proprio tutte?
Per esempio nella barba di mio marito?
Parliamone. È brutta, lascia scorie nei lavandini al mattino, dubito fortemente favorisca l’igiene complessiva. Eppure a mio figlio non dispiace… (ma lo conosciamo ormai il nostro piccolo traditore appartenente alla confraternita dei maschi, buoni solo a guardare le partite alla tele, le partite al campo , le partite sul telefono… mettetegli dinnanzi una qualsiasi roba tonda che rotola e li avrete irrimediabilmente persi…).
All’inizio pensavo fosse solo colpa di Sky così come per l’omicidio è colpa del fabbricante di pistole o lo stupro della minigonna, in realtà ci dev’essere nel maschio una semplice menomazione neuronale.
Torniamo al senso estetico delle cose, la barba forse no ma che dire di un paio di baffi alla Freddy Mercury? Macho, omo e bi- allo stesso tempo, vale quindi per ogni stagione. Non vi da la stessa idea?
Calcio. Pensate alle scarpette da calcio di mio figlio, arancio fluo, e confrontatele nella memoria con le vecchie Adidas nere con le righine bianche viste fino ieri.
Tanto rigore e poche righe, nessun colore, ma talento da dimostrare.