L’ospte di oggi ha pubblicato di recente “Amazing Grace”. Leggiamo come si racconta nell’intervista curata da Alessandro Noseda
Ci racconti di te?
Ho sempre saputo di voler scrivere, la letteratura è una dimensione nella quale mi sento a mio agio e mi fa comprendere facilmente il mondo. La realtà può funzionare se si trovano le parole adeguate per descriverla, la prima volta che l’ho pensato avevo sei anni e tenevo tra le mani un giallo di Agatha Christie!
Come nascono le tue storie?
Avendo scritto un noir molte persone potrebbero aspettarsi che il romanzo nasca da un episodio doloroso o da una condizione sociale difficile, invece a me accade l’esatto contrario. A muovere i miei libri è soprattutto il senso di liberazione a cui si può approdare quando si vivono fino in fondo certe brutte storie. Amazing Grace è nato transitando all’interno di un Centro Commerciale. Intorno a me vedevo una realtà innaturale e opprimente, ma la domanda che mi sono posta è come possiamo sfuggire a tutto questo?
Quanto rubi alla fantasia, quanto ad altri autori e quanto alla realtà?